Il Signore lo chiama: 71enne con figli e nipoti diventa prete. Il sogno di Don Nonno Giuseppe

11 Settembre 2018 - 12:47

Il Signore lo chiama: 71enne con figli e nipoti diventa prete. Il sogno di Don Nonno Giuseppe

Il Signore lo chiama: 71enne con figli e nipoti diventa prete. Il sogno di Don Nonno Giuseppe

Non è mai troppo tardi per avverare i propri sogni, anche se il desiderio è quello di diventare prete a 71 anni. E’ la storia di Don Giuseppe Mangano, padre di uno chef e nonno di tre nipoti, che alla pensione ha preferito celebrare la messa ogni domenica. Nato a Corato, nel barese e trapiantato a Bologna da mezzo secolo, Giuseppe è vedovo dal 2008. Da cinque anni è diacono permanente e presto sarà nominato presbitero. Il percorso sacerdotale di nonno Giuseppe è iniziato cinque anni fa. Rimasto vedovo nel 2008, dopo un matrimonio felice con sua moglie, Giuseppe ha deciso di dare inizio alla sua carriera da prelato. Nel 2013 è diventato diacono permanente (questo ministero, aperto anche agli uomini sposati, è il primo gradino dell’ordine sacro). Una vocazione, quella del futuro sacerdote, che non è nata recentemente ma che era ben nota anche alla moglie che, in punto di morte, gli ha chiesto se avrebbe potuto diventare prete. “Oggi sarebbe felice – dice Giuseppe – sapeva che ci tenevo”.

I dubbi della Chiesa

Ma la strada di Giuseppe verso il Signore non è stata priva di difficoltà: il Cardinale Carlo Caffara, aveva qualche dubbio in merito alla sua vocazione. Ma l’arcivescovo Marco Zuppi, racconta Don Mangano: “una volta ascoltata la mia storia mi ha abbracciato e ha detto sono contento”. Sarà proprio lui, molto presto, a nominarlo presbitero. Don Nonno Adesso il Don nonno dovrà solo aspettare di celebrare la santa messa in presenza della sua famiglia: suo figlio e i suoi tre nipotini. I ragazzi – Francesca di 15 anni e i due gemellini di dieci, Vasco e Giuseppe – vivono, insieme al padre, negli Stati Uniti. Saranno in Italia solo fra qualche mese e Giuseppe dice: “Non sarà una celebrazione eucaristica come le altre, sono emoziano al sol pensiero”. (Tgcom24)