Il cadavere mummificato della madre era chiuso in camera da mesi. Il figlio che viveva con lei aveva sigillato porta e finestre della stanza con il nastro adesivo, e faceva finta che nulla fosse successo. Il corpo di Silvana Canepari, 75anni di Mede, in provincia di Pavia, era circondato da profumatori per ambiente, per evitare che si diffondessero cattivi odori e che qualcuno si insospettisse. È la macabra scoperta che i carabinieri della compagnia di Voghera hanno fatto venerdì pomeriggio in una villetta alle porte del paese.
A dare l’allarme è stata la figlia della pensionata: da tempo provava ad andare a trovare la madre, senza mai riuscire a vederla, perché ogni volta veniva puntualmente allontanata dal fratello con una scusa. Preoccupata, all’ennesimo rifiuto ricevuto sulla porta di casa ha chiamato i soccorsi. Anche i vicini si erano insospettiti: non vedevano Silvana da mesi, ma nessuno poteva immaginare l’orrore nascosto tra quelle quattro mura.
Il fatto
Persiane e finestre della camera erano perennemente chiuse, notte e giorno. Il figlio, Amos Rossi, 43 anni, tossicodipendente e nullafacente, era già noto alle forze dell’ordine. Non aveva denunciato la morte della madre, forse, come sospettano gli investigatori, per continuare ad intascare la pensione. I Carabinieri della scientifica hanno effettuato i sopralluoghi sulla scena del ritrovamento del cadavere. Il figlio è stato arrestato con l’accusa di distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere. La salma della donna è stata trasferita nel Dipartimento della Medicina Legale di Pavia, dove verrà effettuata l’autopsia che chiarirà se la 75enne sia stata uccisa o sia morta per cause naturali.
Fonte: Corriere della Sera
