“La mia principessa è andata in paradiso”. Carola muore a 10 anni. I genitori donano gli organi

16 Novembre 2019 - 16:04

“La mia principessa è andata in paradiso”. Carola muore a 10 anni. I genitori donano gli organi

“La mia principessa è andata in paradiso”. Carola muore a 10 anni. I genitori donano gli organi

Si chiamava Carola Benedetta Catanzaro e aveva solo dieci anni la bimba morta per un aneurisma. Il decesso della piccola di Sciacca è avvenuto poche ore fa all’ospedale “Di Cristina” di Palermo, dov’era ricoverata. Nonostante il terribile momento, i genitori della piccola hanno deciso di donare gli organi per permettere ad altri bambini in difficoltà di potere avere un futuro.

Saranno i medici dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo, dove era ricoverata, ad espiantare gli organi che, dunque, saranno donati. Due giorni fa la piccola si è sentita male e ha avuto un malore. E’ stata subito ricoverata all’ospedale palermitano dove i medici le hanno diagnosticato un aneurisma cerebrale. Dopo aver lottato tra la vita e la morte per due giorni, oggi è spirata.

Tra poche settimane avrebbe compiuto dieci anni. La notizia sta facendo rapidamente il giro della città di Sciacca, in provincia di Agrigento, gettando nello sconforto amici e parenti. “La mia principessa è andata in paradiso, ma grazie a lei vivranno altri bambini”, ha scritto la mamma in un messaggio inviato al gruppo dei genitori dei bambini della scuole elementare del Primo Circolo Didattico Plesso di via Catusi, la scuola frequentata da Carola Benedetta.

Carola Benedetta era una bambina di una intelligenza straordinaria. Di recente aveva partecipato, insieme ad altri suoi compagni, alla puntata di Vesper, condotta dal giornalista Massimo D’Antono di Rmk. Una puntata dedicata all’ambiente. La bambina era anche intervenuta con un commento che ha espresso la sua intelligenza, sensibilità, preparazione.

Una vicenda che ha scosso la comunità di Sciacca e che suscita commozione anche per la coraggiosa decisione dei suoi genitori di donare gli organi della bambina. “Siamo distrutti, era un’alunna speciale, attenta e generosa, che aiutava sempre i compagni in difficoltà, con questo gesto i suoi genitori ci hanno dimostrato che non era un caso che la bambina avesse questo carattere”, ha detto una delle sue insegnanti. (Caffeina)