Coronavirus, Tarro: “In estate saremo immunizzati, nessun motivo di stare chiusi in casa”

20 Aprile 2020 - 19:43

Coronavirus, Tarro: “In estate saremo immunizzati, nessun motivo di stare chiusi in casa”

Coronavirus, Tarro: “In estate saremo immunizzati, nessun motivo di stare chiusi in casa”
Il virologo dell’ospedale Cotugno di Napoli Giulio Tarro continua ad andare contro corrente rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, esprimendo ottimismo in merito all’evoluzione dell’emergenza sanitaria da coronavirus.

Ospite del programma televisivo Non è l’Arena, il professore ha infatti dichiarato che entro questa estate avremo abbastanza persone immunizzate da poter tranquillamente uscire di casa senza il timore di venire contagiati dal virus.

Rispondendo alle domande del conduttore Massimo Giletti sulla possibilità che entro l’estate il coronavirus se ne sia andato via dal nostro Paese, il virologo Tarro ha risposto.

“Come le latitudini africane ci insegnano, li dove c’è solo un’endemia e non un’epidemia, per quest’estate noi praticamente saremo abbastanza immunizzati per cui non ci sarà motivo per restare ulteriormente agli arresti domiciliari”.

Tarro auspica quindi una velocizzazione della cosiddetta Fase 2 e un repentino ritorno alla vita com’era prima dell’emergenza sanitaria.

Opinioni che tuttavia sono nettamente in contrasto con quelle di molti suoi colleghi virologi, che in questi giorni stanno mettendo in guardia l’opinione pubblica proprio sul rischio concreto che possa arrivare una seconda ondata della pandemia nel prossimo autunno.

Non è la prima volta però che il virologo Giulio Tarro esprime opinioni in controtendenza con la vulgata medica in merito alla pandemia di coronavirus.

Lo scorso 15 aprile Tarro definì infatti inutile un eventuale vaccino contro il Sars-CoV-2, affermando: “Se il virus ha come sembra unavariante cinese e una padana, sarà complicato averne uno che funziona in entrambi i casi. […] Né per la prima Sars, né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini. Si è fatto, invece, ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti”.
Fonte: Notizie.it