È arrivata questa mattina la sentenza del Tar della Lombardia che ha accolto il ricorso della Technogenetics e annullato l’accordo stipulato dalla Fondazione San Matteo di Pavia; con la DiaSorin per la realizzazione dei test sierologici per rilevare gli anticorpi per il coronavirus.
Il Tar annulla l’accordo tra San Matteo e DiaSorin
I giudici amministrativi hanno rilevato l’alterazione della concorrenza poiché “mediante l’accordo, il Policlinico ha consentito ad un particolare operatore economico, scelto senza il rispetto di alcuna procedura ad evidenza pubblica; ancorché non tipizzata, di conseguire un nuovo prodotto; che rimane nell’esclusiva disponibilità e commerciabilità dell’operatore stesso”.
Uso illegittimo di risorse pubbliche: atti trasmessi alla Corte dei Conti
Il Tar ha annullato la determina che definiva l’accordo, condannato la Fondazione Ircss. Policlinico San Matteo e Diasorin al pagamento delle spese processuali; e disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Corte dei Conti poiché “mediante; l’accordo in questione e l’approvazione della proposta avanzata; da Diasorin, la Fondazione San Matteo; ha impegnato risorse pubbliche, materiali ed immateriali, con modalità illegittime, sottraendole, in parte qua, alla loro destinazione indisponibile.
Ad aprile l’acquisto di 500mila test per 2 milioni
La vicenda che riguarda i test sierologici in Lombardia era iniziata il 23 marzo con una determina che definiva l’accordo tra la DiaSorin, multinazionale di Vercelli che si occupa di immunodiagnostica e diagnostica molecolareche; e la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia; per realizzare un test sierologico per la rilevazione di anticorpi. Il contratto prevedeva, in cambio dell’aiuto dei laboratori di virologia, il pagamento di 50mila euro all’ospedale e una royalty dell’1 per cento per ogni test venduto. A metà aprile la Regione aveva definito l’acquisto comprato, tramite la centrale Aria, di 500mila test DiaSorin-San Matteo per un valore di 2 milioni di euro. Fonte: Fanpage.