«ZIO MI FAI MALE, AIUTO» Stai zitta piccola p…..a. Violenta la nipote e la riduce in fin di vita

16 Aprile 2019 - 11:44

«ZIO MI FAI MALE, AIUTO» Stai zitta piccola p…..a. Violenta la nipote e la riduce in fin di vita

«ZIO MI FAI MALE, AIUTO» Stai zitta piccola p…..a. Violenta la nipote e la riduce in fin di vita

È stata stuprata dallo zio in un campo rom alla periferia di Napoli, con una violenza tale da procurarle lesioni agli organi interni. Una storia fatta di abusi e violenze su una bambina di soli quattro anni, che si è consumata all’interno di un campo rom e venuta alla luce quando la piccola è stata trasportata dalla mamma in ospedale.

La madre aveva notato delle piccole perdite di sangue così, allarmata, aveva portato la figlia al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santobono.

Da qui la visita dei medici e la scoperta che la bambina aveva delle lesioni interne, provocate probabilmente da degli abusi sessuali. Da lì le successive indagini e l’arresto di uno zio, residente anche lui all’interno dello stesso campo rom. Ancora una volta ad approfittare della confidenza e della fiducia, protetto dalle mura domestiche, ad agire è un uomo che è anche un parente stretto.

I fatti risalgono allo scorso 9 aprile ma solo dopo giorni tra interrogatori e pressioni è infine crollato, confessando. Le indagini puntano ad approfondire il contesto in cui le violenze sono avvenute per stabilire se ci siano o meno altre responsabilità: ancora una volta è proprio in famiglia, dove un minore dovrebbe trovarsi più al sicuro, che avviene la violenza.

La confessione è arrivata solo nella notte tra il 12 e il 13 aprile. È stato quindi convalidato il fermo disposto dal Tribunale dei Minori di Napoli. Proseguono le indagini, con l’obiettivo di stabilire l’eventuale coinvolgimento di altre persone responsabili della violenza. Dell’inchiesta sono titolari il sostituto procuratore Santulli e il procuratore aggiunto Falcone della sezione Fasce deboli della procura di Napoli.  La bambina da quanto si apprende è ancora ricoverata in ospedale, trasferita dal Santobono al Federico II. (Caffeina)