Zangrillo: «Vi spiego perché il Coronavirus non esiste più. Rispetto i morti e la verità»

2 Giugno 2020 - 8:58

Zangrillo: «Vi spiego perché il Coronavirus non esiste più. Rispetto i morti e la verità»

Zangrillo: «Vi spiego perché il Coronavirus non esiste più. Rispetto i morti e la verità»
Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano e direttore della terapia intensiva, in un’intervista a Open conferma quanto detto ieri. «Io non mi rimangio nulla di quello che ho detto. Lo ribadisco: il Coronavirus, dal punto di vista clinico, non esiste più ma non ho mai detto che il virus è inesistente».

La teoria

«La verità è che non arrivano malati gravi da 40 giorni. Il Covid-19, dunque, ha una carica virale quantitativamente inferiore rispetto a quella osservata due mesi fa nei tamponi. Questo significa che siamo davanti a pazienti con sintomi lievi o asintomatici che non necessitano di cure in ospedale. Poi, se c’è qualcuno che si adombra perché dico quello che non dovrei dire, non è un problema mio».

Molti scienziati e virologi si sono opposti a queste sue dichiarazioni, ma Zangrillo non si tira indietro e ancor a Open rivela: «Gli scienziati non sono solo coloro che albergano nel comitato tecnico-scientifico, non è la battaglia tra il povero clinico di paese e l’alto scienziato del comitato tecnico-scientifico».

«Io parlo da professore universitario che ha vissuto due mesi in ospedale, senza mai abbandonare i malati e vedendone morire un sacco».

«Ho rispetto per chi non c’è più e per i loro familiari ma gli italiani devono sapere la verità piuttosto che sapere che oggi ci sono 40 casi in più e che i decessi registrati oggi non sono altro che quelli ricoverati in terapia intensiva da due mesi».

«Io parlo con le evidenze cliniche e scientifiche alla mano (si riferisce allo studio del professore Massimo Clementi, direttore dell’Istituto di virologia del San Raffale, ndr). Rispondo con quello che osservo e non da solo. Con me ci sono tutti i colleghi che da tre mesi gestiscono questa vicenda»

Italiani da trattare con buonsenso
«Gli italiani vanno trattati con buonsenso, non ho detto che devono togliersi la mascherina o che possono fare assembramenti, ubriacarsi e “fottersene”. Ho detto che se riusciamo ad adottare norme di buon senso, probabilmente, debelleremo definitivamente il Covid-19. Nessuno può dire se il virus tornerà a settembre o ottobre, qualcuno forse non vede l’ora».

No al terrorismo mediatico
«Il popolo italiano è fatto di persone mature che hanno dimostrato di credere a quello che ci è stato detto. Si sono chiusi in casa, ora dobbiamo dire loro “comportatevi con buonsenso, se avete la febbre state a casa, contattate il medico in presenza di sintomi”. Insomma, proteggi te stesso e gli altri».
Fonte: open.online