Ufficiale, lo stadio da oggi è il Diego Armando Maradona

4 Dicembre 2020 - 18:02

Ufficiale, lo stadio da oggi è il Diego Armando Maradona

L’attesa era grande. L’emozione suscitata dalla morte di Diego Armando Maradona aveva indotto più di un politico a fare promesse in tal senso. E alla fine, in un batter d’occhio, superate burocrazie varie, lo Stadio da oggi non si chiama più San Paolo.

Da domani a Fuorigrotta il tempio del calcio partenopeo si chiamerà Diego Armando Maradona. In memoria di colui che più di altri ha portato Napoli sul tetto del mondo.

L’annuncio ufficiale è arrivato con una delibera approvata dalla Giunta Comunale su indicazione dell’assessore alla toponomastica Alessandra Clemente. E poi controfirmata da tutta la Giunta, in primis dal Sindaco Luigi de Magistris.

Nell’atto ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Napoli le motivazioni. Maradona è il più grande calciatore di tutti i tempi. I suoi meriti sportivi gli sono valsi la nomina ad ambasciatore della Fifa.

Inoltre la Giunta riconosce il suo talento e le magie che hanno infiammato il popolo napoletano. Gli ha regalato due scudetti storici e coppe prestigiose ricevendo in cambio amore eterno e incondizionato.

Si legge ancora quanto Diego abbia rappresentato il simbolo di riscatto di una squadra che negli anni più bui si è rialzata, vincendo e trionfando. E che è stato un vero messaggio di speranza per la squadra e per l’intera città.

Ancora, che Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano fatti oggetto i napoletani negli stadi, diventando un idolo. Anche la città gli ha perdonato debolezze e fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la sua grandezza.

Infine de Magistris sottolinea nella sua delibera che già nel 2017 Maradona aveva ricevuto la cittadinanza onoraria. Testimonianza come pubblico attestato dell’ammirazione e della riconoscenza da parte della città. Maradona, figlio di Napoli.

Resta solo ora da completare un passaggio burocratico. Sarà infatti il prefetto di Napoli, Marco Valentini a dare la definitiva autorizzazione, secondo la legge. Con buona pace dei Vescovi partenopei, che non volevano che il San Paolo cambiasse denominazione.

Max Bonardi