Sandro Tonali, centrocampista italiano del Newcastle, è stato squalificato: 18 sono i mesi complessivi di squalifica per l’ex Milan. La squalifica è stata annunciata oggi dal presidente della FIGC Gravina, non c’è stato bisogno di passare attraverso ulteriori indagini ed incontri. La comunicazione ufficiale spetta al CONI cosicché lo stop valga anche a livello internazionale.
Si chiude così quindi la vicenda sulle scommesse illegali legata al calciatore, che tramite i suoi avvocati è riuscito ad ottenere il patteggiamento.
Pertanto, niente Euro2024 e stagione sicuramente finita per Tonali che comunque riuscirà a salvare la carriera, dato il capo d’accusa che avrebbe potuto portare a squalifiche ben più pesanti. Tornerà sul rettangolo verde dopo questi 10 mesi di squalfica. Sconterà ancora alcune pene accessorie per un periodo di 8 mesi (si tratta principalmente di un programma di recupero). Il calciatore ha ammesso le proprie responsabilità, giustificate dalla ludopatia accertata che lo ha portato a situazioni troppo più grandi di lui.
Proprio mercoledì sera, in occasione della partita di Champions League, il giocatore era a disposizione di Howe, l’allenatore del Newcastle. La situazione era molto surreale, stadio e compagni hanno manifestato il supporto nei suoi confronti, con il calciatore che però sapeva che quella sarebbe stata una delle sue ultime partite della stagione.
Dopo Nicolò Fagioli, Sandro Tonali è il secondo giocatore coinvolto e squalificato dalla FIGC per il caso “scommesse illegali”. I due sono legati dalle intercettazioni telefoniche e di corrispondenza rinvenute nei cellulari dei due.
L’ultimo nome che resta, di quelli fatti da Fabrizio Corona, è quello di Nicolò Zaniolo, ad oggi in forza all’Aston Villa. Il calciatore ha sempre negato il suo coinvolgimento nel mondo delle scommesse calcistiche, ammettendo solo di essere passato per giochi d’azzardo come il poker e il blackjack.
