Sfregiata con l’acido: la storia di Lucia Annibali, la donna che non ha voluto essere una vittima

25 Novembre 2019 - 15:25

Sfregiata con l’acido: la storia di Lucia Annibali, la donna che non ha voluto essere una vittima

Sfregiata con l’acido: la storia di Lucia Annibali, la donna che non ha voluto essere una vittima

Sono le parole con cui Lucia Annibali ricorda gli attimi spaventosi in cui si è consumata l’aggressione con l’acido che ha cambiato la sua vita e anche quella dell’Italia. All’epoca 36enne, avvocato, bellissima e con una vita piena e tanti affetti, Lucia si apprestava a rincasare alla fine della giornata con in una mano il sacchetto con la cena e nell’altra la borsa e il borsone della palestra. Aprì la porta del suo appartamentino in via Rossi, 19. Erano le 21 e 20 del 16 aprile 2013.

La serratura scattò immediatamente e nonostante il particolare le sembrasse strano – era solita chiudere con quattro mandate – avanzò tranquillamente senza badarci.  Si fermò impietrita, però, quando vide sedie e tavole spostati. Non ebbe il tempo di fuggire o di chiamare aiuto, insieme alla gelante consapevolezza che qualcuno era in casa con lei sentì l’atroce dolore del suo volto che si scioglieva via, liquefatto da un acido così potente da disciogliere il metallo.

Con la vista annebbiata si lanciò d’istinto contro la porta dei vicini gridando con tutto il fiato che aveva in gola il nome del suo carnefice: È stato Luca, Luca Varani. Si svegliò all’ospedale qualche ora dopo, a pezzi ma viva. Proprio in quella stanza l’indomani le dissero che Luca Varani era stato arrestato. Era il 20 aprile 2013, il giorno in cui la loro tempestosa relazione vedeva il suo tragico e definitivo epilogo.

La storia di Luca e Lucia era iniziata nel 2009 a Pesaro. Entrambi avvocati, di Urbino lei, di Pesaro lui, coetanei, i due si erano incrociati nelle aule di tribunale nel 2004, ma non era scattato nulla tra quella bella avvocatessa e quel giovane un po’ immaturo e compiaciuto. Nel 2009 si rividero e cominciò lì, un po’ per caso e quasi per gioco, la relazione che avrebbe condannato per sempre le loro vite. In quella frequentazione iniziale fu Lucia a invaghirsi perdutamente di Luca, mentre lui era più cauto, quasi trattenuto.

La verità, che la ragazza non poteva conoscere, era che l’affascinante Luca era legato da dieci anni a Ada, la sua compagna storica. Nonostante la relazione fosse solida e Luca non avesse alcuna intenzione di metterla in discussione, non smise di vedere Lucia, ma guardandosi bene dal farle intendere le reali intenzioni con cui aveva cominciato quella che per lui doveva essere una storia di svago. In quello stesso periodo la madre di Luca si ammalò gravemente venendo a mancare qualche mese dopo.

Ai funerali, naturalmente, Lucia non trovò affatto strano presenziare per dare il suo sostegno a Luca, nonostante lui le avesse consigliato di non andare. Proprio in quel frangente si imbatté in Ada, quella che conosceva come l’ex di Luca e della cui presenza non si meravigliò, date le circostanze. Un’occasione mancata per smascherare quell’inganno, che se fosse stato svelato, avrebbe cambiato tre vite. (Fanpage)