Reddito di Cittadinanza, le scelte del governo. Ecco cosa accadrà

18 Maggio 2021 - 23:00

Reddito di Cittadinanza, le scelte del governo. Ecco cosa accadrà

Confermato il reddito di cittadinanza con rifinanziamento di un miliardo di euro. Importanti conferme ci arrivano dal decreto sostegni . E’ di poco tempo fa la notizia del rifinanziamento del reddito di cittadinanza che consentirà agli italiani che ne usufruiscono una boccata d’ossigeno economica non di poco conto. Rifinanziamento che si aggira intorno al miliardo di euro approvato dal Senato. Il Consiglio dei ministri e’ stato convocato in prima mattinata per discutere ed eventualmente approvare questo sostentamento economico.

Ancora novità importanti nel decreto sostegni

Decreto sostegni che diventa sempre più interessante. Già da ieri si discute nell’esecutivo sull’ approvazione di aiuti economici cospicui rivolti al mondo del turismo e dello spettacolo. Aiuti che vedono coinvolti anche il settore della ristorazione, uno dei più colpiti dalla tragicità della
pandemia. Ricordiamo che in un anno ristorazione e mondo dello spettacolo si sono visti ridotti di circa l’ 80% le loro entrate economiche per le forti limitazioni assunte ed approvate dai vari governi per far fronte al coronavirus. Questo ha fatto sì che operai e lavoratori non avessero più lavoro. Così il governo Draghi si è mosso in questa direzione per ovviare alle problematiche che ne sono sorte attraverso erogazioni economiche massicce verso le categorie colpite. Ora l’esecutivo, con la conferma del reddito di cittadinanza, viene incontro alle famiglie indigenti.

Che cos’è il reddito di cittadinanza

Vogliamo ricordare la storia e la nascita di questa misura finanziaria. Il reddito di cittadinanza nasce nel gennaio del 2019, dunque sotto il governo Conte, ed è una misura voluta per contrastare la povertà all’interno del territorio italiano. Quindi si tratta di un sostegno economico rilevante, rivolto a nuclei familiari ormai sulla soglia della povertà e indirizzato al reinserimento dei beneficiari all’interno del mondo
del lavoro. Reddito di cittadinanza che non è un reddito di base, dunque non spetta a tutti, ma soltanto ai soggetti che ne hanno i requisiti. E’ una forma di assistenzialismo voluto dal Movimento 5 stelle e appoggiato caldamente dalla Lega attraverso il suo esponente capo Matteo Salvini. I requisiti li conosciamo:  non è universale poiché viene distribuito solo verso disoccupati da almeno due anni e verso famiglie il
cui ISEE sia al di sotto di una certa soglia. l reddito di cittadinanza non è incondizionato e presuppone l’iscrizione in centri di impiego affinchè i beneficiari possano essere utilizzati in lavori di pubblica utilità quali pulizie di parchi , di strade, insomma tutti lavoretti tramite i quali la comunità può trarne beneficio. Ma non sono previsti lavori di pubblica utilità. Attraverso l’Rdc si cercano di trovare proposte di lavoro “congrue” alle possibilità dei richiedenti, con la richiesta da parte dell’ esecutivo che dietro un tot di rifiuti questa forma di aiuto economico venga eliminato. Inoltre ricordiamo che il reddito di cittadinanza non viene elargito a ciascun individuo del nucleo familiare. Soltanto a un solo soggetto, generalmente il capofamiglia, che ne fa richiesta. Un sostegno importante che, oltread aiutare famiglie in difficoltà consente , in tempi piuttosto brevi, il reinserimento dei beneficiari all’interno del mondo del lavoro. Il governo Draghi, preso atto della necessità di questo sostegno per gli italiani, ha confermato e rinforzato questa sorta di “bonus” ritenendola una misura efficace ed
essenziale per una spinta alla risalita dell’economia.

Il contenuto del decreto sostegni

Il decreto sostegni si presenta come una misura economica che è stata ampiamente trattata alla camera . Il disegno di legge prevede l’innesto di nuovi fondi per venire incontro alle necessità delle famiglie ormai sempre più in difficoltà a seguito di un anno di pandemia. Disegno di legge il cui testo prevede il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza per circa un miliardo di euro e la proroga del contratto dei navigator per tutto il 2021,non rispettando più la scadenza del mese di Aprile 2021. Questa spinta in avanti nel” rafforzare”  economicamente questa aiuto pecuniario è stato sollecitato dallo stesso premier Draghi in previsione dell’aumento delle domande. Il testo prevede anche la sospensione dell’assistenza monetaria nel momento in cui ci si trovi in presenza di un contratto a tempo determinato entro comunque il limite dei 10.000 €. Sospensione che è legata al periodo di durata del contratto.

I motivi che hanno spinto alla conferma dell’ Reddito di cittadinanza

Le ragioni principali tramite le quali si è arrivati al rifinanziamento sono varie. In primis, e forse questa è la ragione più importante, l’aumento prevedibile delle domande e il conseguenziale ampliamento dei destinatari . E’ di queste ore la dichiarazione del presidente Dell’Inps Pasquale Tridico in cui si afferma che i beneficiari del reddito in questo momento sono circa un milione con un probabile allargamento di questo bacino d’utenza. Ed è in virtù di questo aumento cospicuo dovuto probabilmente alla Pandemia, che si è reso necessario un fondo di circa 8,2 miliardi di euro, quindi un miliardo in più rispetto alle previsioni. Si sottolinea la necessità di questo sussidio perché, secondo Tridico, l’ RDC è un importantissimo strumento di contrasto alla povertà ormai sempre più presente nello strato sociale
della popolazione. Per il presidente dell‘Inps il reddito di cittadinanza è una forma di assistenzialismo essenziale affinché le tante famiglie italiane che ne hanno fatto richiesta non “sprofondassero “nella indigenza più assoluta con possibili rivolte e ritorsioni da parte della parte più povera e bisognosa della popolazione. Il governo Draghi, da sempre sensibile a questi campanelli d’allarme, ha deciso di promuovere risorse economiche importanti per la conferma e il potenziamento del’ RDC. E’ chiaro che la conferma di questo “bonus” economico da
parte dei destinatari passa attraverso l’ adempimento dei requisiti richiesti nonchè l’accettazione del lavoro che dovrebbe nella fattispecie essere offerto dopo un certo periodo da parte del governo centrale. Molto spesso ci si è trovati di fronte al diniego da parte dei beneficiari di intraprendere determinati lavori che non corrispondevano alle loro esigenze. Cosa assolutamente incompatibile con la prosecuzione del beneficio. L’esecutivo ha quindi di fatto stabilito che, di fronte ad un’eventuale rifiuto dell’attività lavorativa offerta ,questa forma importante di aiuto economico verrà eliminato. Tutto questo a discapito di quei soggetti protagonisti del diniego con l’assoluta clausola che non potranno più accedervi attraverso richieste successive.