Al Maradona sold out, la squadra di Conte non va oltre il pari nonostante due vantaggi. Il sogno scudetto è ancora vivo, ma ora tutto si complica.
NAPOLI – Il Napoli non va oltre il 2-2 contro il Genoa, in una serata in cui la vittoria era obbligata. La pressione era altissima dopo il successo dell’Inter a Torino (0-2), arrivato con una formazione piena di seconde linee, da Asllani a Zalewski, e gli azzurri sapevano di dover rispondere davanti ai 52.000 del Maradona. Ma la risposta è arrivata a metà, con un pareggio che sa di occasione sprecata.
La gara si apre bene per il Napoli: McTominay, schierato esterno sinistro d’emergenza a causa delle numerose assenze, confeziona un gran pallone d’esterno per Lukaku, che gira di destro e porta avanti gli azzurri. È l’1-0 che accende il Maradona. Ma la fragilità difensiva è un problema che si trascina da settimane, e con Buongiorno e Jesus entrambi out, Conte si ritrova a schierare un centrocampista adattato in mezzo alla difesa.
Il Genoa ne approfitta. Su una mischia in area, il giovane Ahanor, messore diciottenne, svetta e colpisce il palo di testa. La sfera rimbalza su Meret e finisce in rete: è autogol del portiere, e 1-1. Il Napoli accusa il colpo e chiude il primo tempo in confusione.
Negli spogliatoi Conte si fa sentire. Al rientro in campo, il Napoli cambia atteggiamento e trova il 2-1 con Raspadori, ancora su assist di McTominay, instancabile. L’ex Sassuolo controlla di suola e scarica un sinistro potente alle spalle del portiere svizzero del Genoa. Il Maradona esplode, il Napoli sembra aver ripreso in mano la partita.
Ma il finale è amarissimo. Raspadori esce per far spazio a Philip Billing, e da lì il Genoa prende campo. Su un cross teso dalla destra, Vazquez stacca più in alto di tutti – anche di Billing e Olivera – e batte Meret per il 2-2. È il gol che spegne gli entusiasmi azzurri e lascia l’amaro in bocca a Conte.
A due giornate dalla fine, il Napoli è ancora primo, ma con un solo punto di vantaggio sull’Inter. Restano da affrontare Parma in trasferta e il Cagliari in casa. Lo scudetto è lì, a portata, ma l’inerzia sembra ora pendere dalla parte dei nerazzurri. E mentre i tifosi già sognano colpi di mercato come De Bruyne o Jonathan David, Conte sa bene che non ci si può distrarre: ora serve solo concretezza.
Riuscirà il Napoli a difendere il primato? L’interrogativo resta, carico di tensione e speranza.
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