«MAMMA SCUUUSAAA» Bimbo di 2 anni morto a Cassino: ha provato a difendersi mentre la mamma lo strangolava

18 Aprile 2019 - 10:48

«MAMMA SCUUUSAAA» Bimbo di 2 anni morto a Cassino: ha provato a difendersi mentre la mamma lo strangolava

«MAMMA SCUUUSAAA» Bimbo di 2 anni morto a Cassino: ha provato a difendersi mentre la mamma lo strangolava

Il bimbo di due anni ucciso a Frosinone ha provato a difendersi dalla mamma mentre lo strangolava. Questa la confessione di Donatella Di Bona, 28 anni, del posto, dopo l’interrogatorio dei carabinieri durato tutta la notte. Sulle braccia, ha ancora i graffi del figlio che ha tentato di salvarsi, liberandosi dalla morsa omicida. I fatti risalgono al pomeriggio di ieri, mercoledì 17 aprile, in località Volla, a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone.

Gabriel Faroleto, così si chiamava il piccolo, si è divincolato mentre le mani della sua mamma lo stringevano forte al collo, fino a farlo soffocare. La salma del bimbo ora si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino e l’autorità giudiziaria ne disporrà l’autopsia. La madre, invece, si trova nel carcere femminile di Rebibbia. I fatti risalgono a ieri, mercoledì 17 aprile, quando la donna ha ucciso il bambino in strada perché piangeva e “voleva andare dalla nonna”.  Poco prima della tragedia, Donatella aveva incontrato il padre di suo figlio, il suo ex compagno, con il quale non vive più insieme.

Frosinone, bimbo di due anni strangolato dalla madre
Secondo le informazioni apprese Donatella, incensurata, soffre di problemi mentali ma non era mai stata in cura. La donna, dopo aver ucciso il figlio, ha continuato a camminare in strada, diretta verso casa, pensando al copione che avrebbe dovuto recitare. Ai sanitari del 118 intervenuti per soccorrere il bambino riverso a terra la donna ha raccontato che qualcuno gliel’aveva ucciso:

“Mi hanno investito con mio figlio in braccio” ha detto. Sul posto è arrivata un eliambulanza, e i soccorritori hanno cercato di rianimare il bimbo per quasi un’ora, all’interno del cortile di casa. Ma la prima versione dell’accaduto raccontata dalla donna non ha convinto i carabinieri: c’erano troppe incongruenze. Dopo un interrogatorio  andato avanti un’intera notte, Donatella ha confessato, davanti al suo legale difensore e al sostituto procuratore Valentina Maisto. (Fanpage)