I genitori lo sgridano per i brutti voti: 18enne si suicida con un sacchetto di plastica

15 Febbraio 2019 - 8:54

I genitori lo sgridano per i brutti voti: 18enne si suicida con un sacchetto di plastica

Si è suicidato infilando la testa in un sacchetto di plastica e lasciandosi soffocare. Il dramma in provincia di Novara, dove un ragazzo di soli 18 anni si è tolto la vita dopo l’ennesimo litigio con i genitori che l’avevano rimproverato per lo scarso rendimento scolastico. Il corpo del giovane è stato trovato nella sua camera da letto: intorno alla testa c’era ancora il sacchetto. A fare la tragica scoperta il padre e la madre appena rientrati a casa. I due hanno immediatamente chiamato un’ambulanza, ma i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso del diciottenne.

Non ci sarebbero dubbi rispetto al fatto che si sia trattato di un suicidio. Lo studente, da pochi mesi maggiorenne, aveva da poco litigato con i genitori che l’avevano rimproverato per i risultati ottenuti a scuola. A quanto pare il diciottenne da tempo otteneva voti molto bassi, e ciò preoccupava il padre e la madre. Temevano potesse perdere un anno scolastico rimediando una bocciatura: per questo i due, certamente come incentivo per invitarlo ad impegnarsi di più, avrebbero deciso di prendere provvedimenti infliggendo al ragazzo una punizione che tuttavia lui non sarebbe riuscito a sopportare. Dopo l’ultima accesa discussione infatti il ragazzo si sarebbe chiuso nella sua stanza e lì avrebbe messo in atto il gesto estremo, come ipotizzano i carabinieri del posto che stanno portando avanti le indagini.

(Fanpage.it)