In alcuni video appare tumefatto, con macchie di sangue qua e là, ma comunque attivo e vigile: è l’unico sopravvissuto del disastro aereo avvenuto questa mattina in India.
Si chiama Vishwash Kumar Ramesh, 40 anni, cittadino britannico di origine indiana ed è al momento l’unico sopravvissuto della tragedia dell’Air India precipitato questa mattina e diretto a Londra.
Era seduto al seggiolino 11A, vicino all’uscita di emergenza, che con ogni probabilità ha giocato un ruolo fondamentale per la sua sopravvivenza. L’uomo avrebbe riportato solo “lesioni da impatto” e non presenta gravi danni. Lo ha raccontato in prima persona al giornale Hindustan Times.
“È successo tutto così in fretta. Quando mi sono alzato, c’erano corpi tutt’intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso. C’erano pezzi dell’aereo tutt’intorno a me. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha messo su un’ambulanza e mi ha portato in ospedale”. Ha aggiunto anche che era in volo con il fratello, con il quale vive a Londra da circa 20 anni. “Viaggiava con me e non riesco più a trovarlo. Per favore, aiutatemi a trovarlo”.
Intanto continuano le ricerche, i morti aumentano, e non si tratta solo di passeggeri e personale a bordo dell’aereo, ma anche di coloro che erano all’interno dell’edificio su cui è precipitato il velivolo. La stima dei morti nelle ultime ore è salita a 300.
Le indagini nel frattempo sono ancora su una fase iniziale. Gli inquirenti possono solo fare ipotesi rispetto alle cause del disastro. Si ragiona su un possibile guasto ai motori del Boeing 787 o su eventuali errori compiuti dall’equipaggio.
Fonte: Il fatto quotidiano, la repubblica
