Coronavirus, Galli spegne l’entusiasmo: “La normalità non tornerà presto”

7 Aprile 2020 - 9:37

Coronavirus, Galli spegne l’entusiasmo: “La normalità non tornerà presto”

Coronavirus, Galli spegne l’entusiasmo: “La normalità non tornerà presto”
Il primario del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, frena sulla riapertura dopo il coronavirus e avverte: “Non cantiamo vittoria troppo presto”.

Anche Burioni a Che Tempo Che Fa, diceva che è meglio una dura verità piuttosto che un’illusione. Pare quindi che per tornare alla normalità servirà ancora un po’ di tempo.

“Sembra che la decrescita – ha aggiunto il direttore – stia dando qualche piccolo ma non trascurabile segnale. Ce la giochiamo per il momento a non avere un’epidemia trasferita al Sud che sarebbe la cosa peggiore. Per il momento non è accaduto”.

Di fronte a un calo dei contagi da coronavirus, seppur lieve e non affiancato da un calo significativo dei decessi, si inizia a pensare alla riapertura: Galli, però, invita a non illudersi.

“La normalità”, ha detto il direttore, “non tornerà presto”.

Il direttore ritiene giusto iniziare a programmare quali attività aprire prima e quali dopo, ma farlo troppo presto potrebbe vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.

Il numero ancora significativo dei decessi, secondo l’esperto, è dovuto al fatto che si tratta di “persone che hanno combattuto la malattia per molto tempo e che non ce l’hanno fatta. I morti di adesso – ha sottolineato – sono in larga misura persone che si sono infettate parecchio tempo fa”.

Per quanto riguarda, invece, il calo dell’età media del contagio, che è arrivata a colpire i 40-50enni, Galli chiarisce che “dipende dalle rilevazioni che si fanno”. Il coronavirus “resta una malattia dell’anziano”, ha detto il primario. Conta anche, però, “la configurazione demografica del Paese”.
Fonte: Notizie.it