Coronavirus, Franzese (Dir. Gen. USR Campania): massimo impegno per garantire didattica on line a tutti gli studenti

24 Marzo 2020 - 10:57

Coronavirus, Franzese (Dir. Gen. USR Campania): massimo impegno per garantire didattica on line a tutti gli studenti

I dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal Dpcm dell’8 marzo 2020, attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Questa la fotografia, che vede al tempo del Covid-19, in tutta Italia, chiuse le scuole di ogni ordine e grado, per arginare la diffusione del coronavirus e le comunità scolastiche si sono attrezzate per favorire la didattica a distanza.

Le Regioni e i Provveditorati agli studi, hanno attivato di concerto con il Ministero dell’Istruzione, strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate, anche ai sensi delle norme di tutela della privacy, per la didattica a distanza.

La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati, si legge in un documento del Ministero. Da un lato, sta servendo a “mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza”, combattendo “il rischio di isolamento e di demotivazione”. Dall’altro lato, è essenziale per “non interrompere il percorso di apprendimento”

I collegamenti consentono di raggiungere ed utilizzare a titolo totalmente gratuito le piattaforme e gli strumenti messi a disposizione delle istituzioni scolastiche grazie a specifici Protocolli siglati dal Ministero. Dirigenti scolastici, dunque, sono chiamati ad adottare ogni forma organizzativa atta a garantire il funzionamento della didattica a distanza e dell’attività amministrativa per quanto possibile “in remoto” e a limitare “la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza”.

Ma mentre in tutte le regioni italiane sembra che tutto vada nel verso giusto, in Campania e in particolare a Napoli, sarebbero state riscontrare anomalie. Alla redazione di Retenews24, sono giunte segnalazioni, in merito al fatto che in alcune scuole napoletane, in particolare le scuole secondarie di primo grado, comunemente dette scuola medie, a distanza di tre settimane, dall’entrata in vigore del decreto che vuole le scuole chiuse fino al prossimo 3 aprile, non sarebbero ancora organizzate le lezioni on-line professori studenti.

Per questo motivo, ma non solo, abbiamo ritenuto giusto, intervistare il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Luisa Franzese, per avere un quadro di insieme e fornire le giuste risposte agli studenti e ai loro familiari.

Dott.ssa Franzese, volevo portare alla tua attenzione la forte preoccupazione di alcune famiglie di alunni delle scuole medie napoletane, secondo cui la “didattica a distanza” prevista dalle disposizioni del Ministero dell’istruzione, non siano ancora partite o siano in forte ritardo,rispetto ad altre realtà regionali. Secondo questi genitori, i propri figli-alunni vanno avanti con i compiti assegnati senza alcuna spiegazione e senza avere la possibilità di un confronto con il docente. Ci spiega cosa succede?

“Tutte scuole stanno lavorando regolarmente. In questo momento gli operatori digitali hanno avuto in consegna la gestione di zone e scuole particolari ed io, insieme ai miei collaboratori, stiamo seguendo tutti i problemi che le scuole posso avere. Per onestà intellettuale, dobbiamo anche dire che, non tutte le scuole hanno la ricezione e quindi abbiamo anche un problema di linea per inviare il materiale didattico. Ma posso garantire che la gran parte delle scuole stanno offrendo didattica on line agli studenti. Io personalmente sto monitorando giorno per giorno la questione, tant’è che ogni giorno, abbiamo riunioni in conference call, con tutti gli operatori digitali, per capire quale è la situazione a livello regionale. Abbiamo anche pensato di rafforzare quelle zone e di trovare il modo per aiutare gli insegnanti. Andremo a mettere sul sito le “best practice” che saranno state fatte da altre scuole, in modo tale che possono anche essere condivise da professorine studenti”.

Dottoressa Franzese, pur apprezzando il suo e il vostro impegno, le sottolineo che in giro c’è molta confusione. Quasi non si sa cosa bisogna fare e come fare. In che  modo è possibile intervenire per garantire a tutti la medesima didattica on line, senza che nessuno rimanga dietro?

“Confido nella massima collaborazione da parte di tutti, anche degli operatori dell’informazione. Anzi le dirò, ci aspettiamo che anche da parte vostra, le segnalazioni delle scuole che in questo momento attraversano un momento di difficoltà. Io mi attiverò subito per risolvere i problemi. Io sapevo che due scuole di Napoli, non facevano “didattica a distanza”. Mi sono prontamente attivata, verificando il perchè e il per come, visto il mio e il nostro obiettivo è garantire, fino all’ultimo degli alunni, il massimo sostegno in questo particolare momento. Come in un’altra scuola, che si assegnavano solamente i compiti. E questa non è una didattica on line. Noi dobbiamo fare in modo che i ragazzi, condividano la classe, il rapporto con il docente, visto che agli studenti manca proprio questo. Agli studenti manca andare a scuola”.

Dottoressa Franzese, dunque possiamo affermare che tutto andrà bene e che ci sarà sempre la piena disponibilità del Provveditorato e di ogni singolo dirigente scolastico, atto a risolvere ogni problema in questo particolare momento? 

“Noi lo spaccato di ciò che accade, lo abbiamo tutto davanti agli occhi e stiamo lavorando alacremente. Anzi le dirò che stiamo facendo molto di più di ciò che facevamo prima del coronavirus. Non posso dire che tutto va bene, ma c’è il massimo impegno per dare un supporto a chi magari ha difficoltà. Dobbiamo pensare, in particolar modo, a dove non arriva segnale, la possibilità di connessione e ricezione. Pensiamo alle scuole, ma anche quelle famiglie e alle abitazioni, dove non c’è il computer. Esiste anche questa realtà da non sottovalutare. Magari dove la banda larga non funzione o ancor peggio, dove non esiste proprio. Io sto svolgendo anche una ricognizione su questo, quindi in tutti i modi posso affermare che ci stiamo adoperando tutti per risolvere ogni problema e ogni difficoltà. In questo momento e fin quando non terminerà l’emergenza, non ci fermeremo un solo minuto”.

Dottoressa Franzese, ma lei crede che l’anno scolastico sia di fatto terminato?

“Non mi pongo questo problema. Io penso che ormai noi dobbiamo navigare a vista. Sarà il Ministero e il Governo, a decidere. Noi siamo tecnici e in quanto tali, dobbiamo attenerci a quelle che sono le norme. In questo momento dobbiamo avere lo stesso rigore che abbiamo avuto in passato. Per me quindi, dal punto di vista amministrativo, non cambia niente. Io devo garantire che il prossimo anno, ci sia l’inizio nel migliore dei modi. Già oggi stiamo lavorando per gli adempimenti per l’anno prossimo e l’avvio dell’anno scolastico.