Calciatore soffoca il bambino di 5 anni con il cuscino: “Non lo consideravo mio figlio, aveva il Coronavirus”

13 Maggio 2020 - 17:29

Calciatore soffoca il bambino di 5 anni con il cuscino: “Non lo consideravo mio figlio, aveva il Coronavirus”

«L’ho ucciso perché non lo amavo»Calciatore soffoca figlio di 5 anni malato di Coronavirus. Il calciatore Cevher Toktaş, 32 anni, ha ucciso il figlio di 5 anni affetto da Coronavirus soffocandolo con un cuscino.

Il motivo? Non lo amava. Una storia da brividi che arriva da Leggo.it che rivela la la confessione choc del calciatoredopo che il 4 maggio si era autodenunciato alla polizia dopo aver ucciso il piccolo Karim 11 giorni prima.

La storia
Cevher Toktaş ha detto alle forze dell’ordine quello che era successo ammettendo di non aver mai amato il bambino nonostante fosse suo figlio.

Quando è successo, padre e figlio erano in quarantena nell’ospedale pediatrico di Bursa, in Turchia. Dopo averlo soffocato con il cuscino – rivela Leggo.it – il 32enne ha chiamato i dottori dicendo loro che il piccolo aveva avuto una crisi respiratoria.

Per i medici non c’era più nulla da fare e viste le condizioni in cui si trovava il bambino nessuno ha avuto alcun sospetto.

La confessione

Il calciatore turco attualmente in forza al Bursa Yildirim Spor ha confessato dopo 11 giorni spiegando di aver tenuto il cuscino sulla faccia del bambino per almeno un’ora. Per diverso tempo ha fatto finta di non pensarci, poi una volta a casa, con la moglie distrutta, ha ammesso di non aver retto il peso dei rimorsi e ha parlato.

Il folle gesto sarebbe stato frutto di un forte esaurimento nervoso che lo aveva colpito. Il calciatore ha ammesso di non avere alcun problema con l’altro figlio o con la moglie, ma semplicemente non ha mai sentito di amare il bambino. Adesso rischia l’ergastolo. Fonte: Megapress.