ALLERTA INTERNAZIONALE. Carne contaminata da listeria: 150 casi e un morto

22 Agosto 2019 - 16:08

ALLERTA INTERNAZIONALE. Carne contaminata da listeria: 150 casi e un morto

ALLERTA INTERNAZIONALE. Carne contaminata da listeria: 150 casi e un morto

La Spagna ha lanciato un allarme internazionale per la più grande epidemia di listeriosi che nel Paese ha già causato 150 casi confermati e un morto. I contagi però sembrano destinati a lievitare: il ministero della Salute spagnolo sta infatti verificando altri 523 contagi sospetti. L’origine dell’epidemia è stata identificata dalle autorità locali nella contaminazione da listeria di alcuni lotti di carne macinata di maiale prodotta da un’azienda di Siviglia, la Magrudis SL, e messa in commercio con il marchio La Mechá.

La diffusione

La maggior parte degli episodi confermati di infezione, causata dal batterio Listeria monocytogenes, è stata registrata nel Sud della Spagna, in Andalusia, dove è stata commercializzata la carne che si ritiene sia all’origine dell’epidemia. Ci sono stati però anche casi anche al Nord in Catalogna dove circa 50 persone sono state ricoverate in ospedale. Il ministero della Salute, dopo aver ordinato il ritiro dei lotti contaminati, ha allertato l’Unione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi dell’epidemia «nel caso in cui la listeriosi possa essere identificata in altri Paesi», soprattutto in questo periodo di vacanze in cui anche turisti stranieri potrebbero essere stati contagiati.

La vittima

Per ora l’unica vittima è una donna di 90 anni con precedenti problemi di salute, ma almeno 50 persone hanno finora avuto bisogno di un ricovero ospedaliero, tra cui bambini e una ventina di donne incinte.

La listeriosi

La listeriosi è un’infezione generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. Questa infezione può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica. (CORRIERE)