Allarme dall’UE: “Causano problemi al cuore”. Farmaci subito ritirati dal commercio

16 Febbraio 2019 - 12:58

Allarme dall’UE: “Causano problemi al cuore”. Farmaci subito ritirati dal commercio

Allarme dall’UE: “Causano problemi al cuore”. Farmaci subito ritirati dal commercio

Pasticche e sciroppi per la tosse a base di fenspiride non potranno più essere acquistati nei paesi dell’Unione europea. L’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha infatti lo stabilito lo stop a tutti i farmaci di questo tipo, utilizzati sia per adulti che per bambini, perché potrebbero provocare dei problemi al cuore, in particolare causerebbero “un’alterazione del ritmo cardiaco”. Lo ha fatto sapere con una raccomandazione attraverso la quale ha lanciato un vero e proprio allarme con una nota, che è stata pubblicata anche sul portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). La sospensione, si precisa, è una misura precauzionale per proteggere i pazienti, mentre il Comitato per la Sicurezza dei Medicinali dell’Ema (Prac) valuterà nuovamente il rischio, nell’uomo, di “anomalie dell’attività elettrica del cuore” dovuti all’uso del principio attivo utilizzato per alleviare la tosse dovuta a malattie polmonari.

Il Prac, dunque, esaminerà tutte le prove a disposizione e una volta conclusa la revisione comunicherà ulteriori informazioni e fornirà una guida aggiornata per i pazienti e gli operatori sanitari. Ma intanto i farmaci a base di fenspiride non potranno comunque essere acquistati. “In passato – si legge nella nota – casi di alterazioni del ritmo cardiaco erano stati riportati in pazienti che avevano assunto questi medicinali. Per esplorare il potenziale legame tra fenspiride e questi disturbi del ritmo cardiaco, sono stati condotti studi sugli animali che ora evidenziano che fenspiride ha il potenziale di disturbare l’attività elettrica del cuore anche nell’uomo”. L’agenzia raccomanda pertanto ai medici “come precauzione, e mentre è in corso la revisione, di invitare i pazienti a sospendere l’assuanzione di farmaci con questo principio attivo”, potenzialmente pericoloso per i consumatori

(fanpage.it)