“Voglio lavorare per farmi una famiglia”. Ingegnere da 110 e lode, operatore ecologico per 1200 euro al mese

8 Dicembre 2019 - 12:18

“Voglio lavorare per farmi una famiglia”. Ingegnere da 110 e lode, operatore ecologico per 1200 euro al mese

“Voglio lavorare per farmi una famiglia”. Ingegnere da 110 e lode, operatore ecologico per 1200 euro al mese

Sono nove i laureati che si sono aggiudicati un posto da operatore ecologico a tempo indeterminato a Barletta, con la società municipalizzata ‘Barsa’. Nella graduatoria in cui si leggono i nomi dei 13 vincitori, tra cui quattro diplomati, spicca al primo posto un laureato in ingegneria con 110 e lode.

Si chiama Giuseppe Moreno Di Trani, ha 35 anni e in una intervista a Repubblica ha raccontato perché ha scelto di partecipare al concorso appena ricevuta notizia del bando: «Ero stufo di fare piccoli lavoretti, sempre precari, sempre sottopagati o addirittura gratis». Laureato nel 2012 al Politecnico di Bari, Giuseppe racconta di aver provato a lavorare nel settore per cui si è specializzato, ma con scarsi risultati: «Ho girato diversi studi, ma era sempre la stessa storia. Inizi con una sorta di tirocinio, o almeno te lo fanno passare così anche se sei già abilitato alla professione. “Fai esperienza”, dicono. E va bene: a zero euro al mese». La voglia di lavorare non gli è mai mancata, e ha fatto un po’ di tutto: dal cameriere al commesso, dalla raccolta delle olive al falegname. Stipendio più alto? 800 euro al mese.

«Quando ho saputo del concorso da operatore ecologico – ha concluso il giovane ingegnere – ho voluto provarci. Bisogna guardare in faccia la realtà. E ora voglio lavorare e mettere su famiglia con la mia compagna. Perché prima di essere un ingegnere sono una persona».

La vicenda degli operatori ecologici con laurea in mano è stata commentata dal sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che all’Ansa ha dichiarato: «Il lavoro è una priorità, anzi un’emergenza, e questo spinge ragazzi dal curriculum brillante, con lauree e specializzazioni, a candidarsi e vincere concorsi pubblici per fare tutt’altro rispetto a quello per cui hanno studiato e su cui, probabilmente, avevano puntato. E così un laureato in ingegneria può diventare un operatore ecologico». «La lettura di questo fatto non può che essere sociologica – aggiunge il primo cittadino – e a questi ragazzi auguro che questa sia una esperienza che gli possa tornare utile nella loro vita in attesa di una piena realizzazione».

Fonte: Leggo.it