Vittorio Sgarbi indagato: accusa di autoriciclaggio di beni culturali

9 Gennaio 2024 - 18:36

Vittorio Sgarbi indagato: accusa di autoriciclaggio di beni culturali

È di poco fa la notizia secondo la quale l’attuale sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, sarebbe stato indagato, nel 2023, dalla procura di Imperia per furto di beni culturali.

Il furto riguarderebbe un quadro, La cattura di San Pietro, di Rutilio Manetti, rubato nel 2013 e riapparso in una mostra a Lucca nel 2021 ritoccato e spacciato per inedito di proprietà proprio di Sgarbi. L’inchiesta è stata aperta dalla procura di Imperia e trasferito a quella di Macerata, poiché Sgarbi registra lì la propria residenza.

Il tutto è stato confermato, in più, dal procuratore di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone. L’attuale sottosegretario, pertanto, sarebbe indagato precisamente per autoriciclaggio di beni culturali di cui all’articolo 518-septies c.p.

La replica di Sgarbi:

Sgarbi ha subito replicato alle accuse: “Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza”.

Ad ogni modo Sgarbi ha sempre dichiarato che il quadro esposto a Lucca è stato trovato all’interno della villa di Viterbo della madre. Altre accuse invece riferiscono che il sottosegretario avrebbe ritoccato il quadro, che risale addirittura al ‘600, per farlo sembrare diverso da come era in precedenza. “Da quello che si legge, l’opera è stata malamente tagliata. E quella in mio possesso è in buone condizioni e con una stesura pittorica ben conservata e uniforme”.

Immancabili le polemiche a Montecitorio. Per il Movimento 5 Stelle “la notizia dell’apertura di un’inchiesta sul caso del quadro rubato che coinvolge Vittorio Sgarbi non fa altro che confermare i contorni allarmanti di tutta questa vicenda. Vedremo quali saranno gli esiti dell’indagine, ma continuiamo a ribadire che i tempi della politica su alcuni casi specifici in cui è messa in discussione l’onorabilità delle istituzioni sono assolutamente diversi e richiedono celerità e concretezza”. I pentastellati domani chiederanno la calendarizzazione della mozione di revoca della carica a Vittorio Sgarbi. Lo stesso si farà in Senato.

Fonte: La Repubblica

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