Virus cinese, altra vittima fuori confini: i morti salgono a 26. Paura anche in Italia

24 Gennaio 2020 - 8:59

Virus cinese, altra vittima fuori confini: i morti salgono a 26. Paura anche in Italia

Virus cinese, altra vittima fuori confini: i morti salgono a 26. Paura anche in Italia

C’è una seconda vittima del nuovo coronavirus in Cina fuori dall’area dell’epicentro. Una persona è morta nella provincia di Heilongjiang, al confine con la Russia, a più di 1.800 km da Wuhan, la città da cui è partito il focolaio infettivo e dove si hanno avuto più morti. Il bilancio delle vittime sale così a 26. Un altro caso di contagio è stato annunciato a Hebei, la provincia che circonda Pechino. Le autorità hanno bloccato i trasporti in dieci città.

Il governo cinese ha reso noto che sono aumentati, a 830, i casi di contagio accertati. La Commissione sanitaria nazionale ha aggiunto che i casi sospetti al momento sono 1.072.

Trasporti pubblici bloccati in nove città

Le autorità cinesi hanno imposto il blocco ai trasporti pubblici in una nona città. Salgono così a 33 milioni i cittadini coinvolti dai blocchi nel Paese a seguito dell’epidemia di coronavirus.

Al via lavori per la costruzione di un ospedale di emergenza

A Wuhan è corsa contro il tempo per costruire un ospedale da 1.000 posti letto. Lo riferisce il Guardian. Operai e bulldozer sono al lavoro su un’area precedentemente destinata a centro vacanze. Secondo i media cinesi, ci vorranno sei giorni per completarlo. Nel 2003, all’epoca dell’emergenza Sars, 7.000 operai completarono l’ospedale Xiaotangshan, nei sobborghi di Pechino, in solo una settimana.

Studentessa veneziana in quarantena a Wuhan 

C’è una studentessa veneziana di 24 anni in quarantena a Wuhan. Lo ha scritto la Nuova Venezia, secondo cui la ragazza è arrivata nella metropoli cinese per continuare gli studi nella Huazhong University of Science and Technology. “Siamo rinchiusi nel college – ha spiegato Petra Vitali – dove le autorità dell’università hanno messo a disposizione degli studenti, mascherine, sapone e un termometro per l’autodiagnosi”. “Questo – ha spiegato – avviene in ogni università della metropoli, che al momento sembra una città fantasma”.

Scienziati: contagio non è partito da un serpente

Potrebbero non essere i serpenti gli animali che trasportano il virus responsabile del focolaio virale che ha avuto origine nella città di Wuhan in Cina. Ne è convinto David Robertson dell’Università di Glasgow in Scozia. Lo scienziato su Nature ha spiegato che nel genoma di 2019-nCoV “non ci sono prove del coinvolgimento di serpenti”. Il virus è strettamente correlato alla Sars e ai virus correlati che circolano nei pipistrelli.

Chiude Disneyland Shanghai

Disneyland Shanghai ha annunciato la chiusura della struttura per “garantire la salute e la sicurezza dei nostri ospiti”. La misura sarà effettiva a partire da venerdì 25 gennaio.

Caso sospetto a Bari

«In isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive». Al Policlinico di Bari c’è un caso sospetto di Coronavirus. Solo sospetto. Tanto più che i primi esami sembrerebbero escludere il virus. Si tratta di una donna, una cantante lirica che ha accusato i sintomi del virus (quelli influenzali, febbre e tosse) dopo essere rientrata dalla zona di Wuhan, città di origine del virus, dove si era recata per un tour in Oriente. «Non c’è alcuna conferma che si tratti del virus — spiega il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore — la donna si è presentata ieri al Pronto soccorso perché accusava i sintomi e proveniva da un’area a rischio. Abbiamo subito isolato la paziente che è stata gestita con le cure del caso. Ovviamente abbiamo segnalato il caso sospetto agli organi competenti, a partire dal ministero della Salute, così come prevede la procedura. Quindi abbiamo inviato i campioni allo Spallanzani a Roma e spero che si possa avere una risposta al più presto. Mi preme sottolineare che non c’è alcun rischio per terzi in quanto la donna non è mai transitata in aree che abbiano esposto a rischio altre persone». I primi riscontri, comunque, farebbero escludere che la donna di Bari possa essere stata contagiata dal coronavirus cinese. I primi esami, infatti, evidenziano un’altra patologia anche se per l’esclusione definitiva occorre attendere i risultati in arrivo dallo Spallanzani di Roma. La donna, in ogni caso, ha viaggiato da sola. Sarà il ministero a valutare se sottoporre a sorveglianza epidemiologica, per vedere se sviluppano i sintomi, tutti coloro che erano sul suo stesso aereo e che sono entrati in contatto con la paziente. I casi di contagio in Cina sono ora 649, di cui 444 nella provincia di Hubei dove nel capoluogo Wuhan si sono verificati i primi episodi ma cominciano a moltiplicarsi gli allarmi anche fuori dalla Cina. I sintomi apparentemente sono quelli influenzali, febbre e tosse. I virologi avrebbero identificato come il virus 2019-nCoV sia arrivato all’uomo: ci sarebbe stata una prima trasmissione dai pipistrelli per poi passare ai serpenti.

Fonte: tgcom24.it e corriere.it