Violenta una 12enne amica della figlia e filma tutto: il padre si fa giustizia da solo e lo picchia in strada

24 Agosto 2021 - 8:23

Violenta una 12enne amica della figlia e filma tutto: il padre si fa giustizia da solo e lo picchia in strada

A Bologna, nel rione Pilastro un uomo di 30 anni ha violentato la figlia dei suoi vicini di casa. La piccola, di appena 12 anni, non ha mangiato né giocato per giorni dopo l’accaduto. Alla fine, spinta dalle continue insistenze dei genitori,

ha confessato quanto successo a casa del vicino. In base alla ricostruzione, sembra che sia stata la 12enne a recarsi dal trentenne, e nella casa di lui sarebbe avvenuta la violenza. Una violenza che ha segnato la psiche della ragazzina:

ha trovato il coraggio di confidarsi con il padre, che a quel punto ha pensato di farsi giustizia con l’aiuto di altri componenti della famiglia. Così il padre della 12enne ha deciso di fare da solo: nella mattinata di sabato,

con l’aiuto di amici e parenti, ha bussato a casa del 30enne. L’uomo, anche lui padre, ha aperto la porta e in un attimo è stato trascinato in strada e picchiato selvaggiamente. Ormai al Pilastro i residenti assistono a continue risse in strada,

molti, per regolare qualche torto si fanno giustizia da soli. La gente ha assistito al linciaggio dalle finestre. Qualcuno ha chiamato la polizia quando l’uomo aveva già gli occhi pesti e un trauma cranico.

Gli agenti, intervenuti immediatamente sul posto, hanno indagato sui motivi alla base della rissa, scoprendo subito la violenza sessuale ai danni della 12enne. L’aggressore è stato arrestato e successivamente gli agenti hanno

perquisito la sua abitazione, trovando materiale pedopornografico sul suo cellulare. L’uomo aveva infatti fotografato e registrato la violenza, conservando le immagini e i filmati nella galleria del dispositivo.

Sul 30enne responsabile dell’abuso si sono scagliate almeno 30 persone secondo quanto raccontano i testimoni. Gli agenti sono intervenuti con tre volanti e una camionetta del Reparto Mobile.

Il 30enne è stato medicato dal 118 prima dell’arresto. Interrogato in Questura, non ha mostrato segni di pentimento. “Se lei non avesse voluto – ha detto – non avrei fatto nulla”.

“Se non avessimo chiamato la polizia sarebbe finita male” sussurrano i residenti del quartiere popolare Acer.