Vergogna in Campania: B&B trasformati in camere a ore a luci rosse

1 Agosto 2020 - 18:03

Vergogna in Campania: B&B trasformati in camere a ore a luci rosse

Vergogna in Campania: B&b trasformati in camere a ore a luci rosse. Le conseguenze del lockdown fanno sponda con la gestione delinquenziale di B&B e camere in affitto dove, secondo le denunce ricevute in questo ultimo mese da Abbac e dal suo presidente Agostino Ingenito, si starebbe svolgendo attività di prostituzione con la trasformazione di locali per l’ospitalità dei turisti in “camere ad ore”.

Bed & breakfast trasformati

Lo scrive il quotidiano Roma che racconta come a Napoli sarebbero il Vomero, ma anche Chiaia, Mergellina, il Vasto e le zone vicino alle stazioni le aree interessate da questo fenomeno. Notizia ripresa anche da Tgcom24.

«Stiamo ricevendo continue segnalazioni di operatori e cittadini che indicano possibili casi di induzione alla prostituzione e che si svolgono in appartamenti ed abitazioni» dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito.

«Anche strade e condomini importanti non sarebbero esclusi da queste nuove e redditizie attività. E spuntano anche prezzi scontati anti-covid con pacchetto incluso in 70 e 80 euro. Abbiamo inviato le note al comando della Polizia Locale».

Camere a ore a luci rosse

Con la riapertura delle strutture ricettive, che erano state chiuse per il lockdown, non mancano segnalazioni dunque per quanto riguarda l’esercizio ricettivo abusivo e spuntano anche proposte di affitto di camere ad ore dai 25 euro in su.

In questo caso Abbac ha segnalato alle autorità addirittura alcuni gestori senza scrupoli che mediante messaggi promozionali sui social, vendono servizi di accoglienza turistica con tanto di champagne e cuoricini, ma a quegli indirizzi non corrispondono attività ricettive.

«Ricordiamo che per svolgere attività di ospitalità ricettiva è necessario avere precisi requisiti urbanistici degli immobili e della persone che conducono l’attività, oltre alla necessaria scia amministrativa al Suap»

La denuncia

Oppure «sottoscrivere contratti di locazione breve a cui applicare la cedolare secca del 21% mentre assolutamente obbligatorio la denuncia delle persone alloggiate alla Questura e gli adempimenti amministrativi regionali e comunali oltre al versamento dei tributi locali e alla riscossione dell’imposta di soggiorno».

«Sono venti anni che ci occupiamo di legalità per l’ospitalità extralberghiera – continua Ingenito – Assistiamo migliaia di famiglie che soprattutto negli ultimi anni, salvo speculatori ed abusivi, erano riuscite a garantirsi un reddito a seguito della riscoperta della città. Il lavoro svolto con i Comuni ha consentito di qualificare il settore ma la vicenda locazioni ed una diffusa illegalità sta minando il nostro comparto».
Fonte: Il Roma