Ventenne aggredita e uccisa da un branco di cani

27 Agosto 2021 - 9:34

Ventenne aggredita e uccisa da un branco di cani

Doveva essere una gita con gli amici all’insegna dello svago e della serenità che, in un attimo, si tramuta in incubo e tragedia. Una ventenne è stata aggredita e uccisa da un branco di cani.

E’ accaduto sulle montagne che circondano Satriano, comune sul versante ionico delle Serre calabresi in provincia di Catanzaro, ad una ragazza di vent’anni di Soverato uccisa da un branco di cani randagi, più di una decina.

La vittima si chiamava Simona Cavallaro ed era giunta qualche ora prima con degli amici per una scampagnata nella zona di Monte Fiorino, nei pressi di un’area picnic. Poi assieme ad un altra persone ha deciso di

addentrarsi nei boschi circostanti dove entrambi sono stati assaliti da un branco di cani randagi che non hanno dato scampo alla ragazza. A nulla sono servite le urla e le richieste di aiuto della ragazza che circondata dai

cani non è riuscita ad allontanarsi. La persona che era con lei, invece, sarebbe riuscita a mettersi in salvo trovando riparo in un capanno poco distante. Non si conoscono molti altri particolari anche

perché il fatto è accaduto in una zona di montagna, ma da quel che si è potuto apprendere, gli animali hanno aggredita la ragazza, che si era addentrata nella fitta vegetazione in compagnia dell’altra persona, azzannandola poi in parti

vitali al punto da non poterle dare alcuna possibilità di fuga. Immediatamente sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato competente per territorio e i vigili del fuoco.

In seguito è giunto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro che si occuperà del coordinamento delle indagini. Sotto shock gli amici della vittima che erano partiti con lei per

trascorrere qualche ora in spensieratezza. La notizia della morte della ventenne si è subito diffusa a Soverato dove la vittima viveva con la famiglia.

Sgomento, incredulità e costernazione i sentimenti prevalenti nella cittadina dello Ionio catanzarese tra le più frequentate mete turistiche della Calabria, tra le persone che conoscevano la vittima e i suoi familiari.