Fino a che punto, possa spingersi ,
la crudeltà infima ed efferata dell’essere umano, non è dato da sapere.
Lo testimonia quanto successo nel sud del Galles, dove un bimbo, è stato gettato nel fiume ,dopo essere ,
stato ucciso con violenza.
Per l’accaduto è stato arrestato il patrigno ,e denunciata la madre ,
del bambino.
Avrebbero dovuto amarlo, accudirlo, crescerlo ,e affiancarlo ,
giorno per giorno.
Invece, hanno deciso ,di strapparlo
per sempre ,alla gioia della vita.
La notizia, sconcertante quanto riprovevole, arriva dal Galles.
Il cadavere di Logan Mwangi, 5 anni,
è stato trovato in un fiume,
nei pressi di Pady Park ,
a Bridgend, nel sud del Galles.
Una fine terribile, perché si ritiene, in base, all’esito dell’autopsia,
che il bambino ,sia stato picchiato,
a morte, forse anche violentato.
Prima di essere gettato ,
in acqua alla fine di luglio.
Le indagini sono arrivate presto alla prima tappa: per presunto omicidio è stato fermato John Cole, 39 anni.
Il patrigno, mentre la madre, Angharad Williamson, 30 anni, e un minorenne ,
sono stati denunciati,
per aver ostacolato le indagini.
L’allarme ,per la scomparsa,
del bimbo, era stato lanciato ,
proprio dai genitori.
Il medico legale ,Lauren Howitt,
ha registrato, l’identificazione ,
da parte della nonna del piccolo, Claire Williamson.
Un altro medico legale, riporta la stampa del Galles, ha detto:
«Ci sono elementi ,che fanno ,
pensare a una morte violenta».
Si tratta di un trauma cranico,
della frattura ,di una clavicola ,
e del fegato lacerato, per citare ,
solo le lesioni più gravi.
La polizia ha setacciato ,più volte ,
la casa di Logan ,e le rive del fiume, si cercano anche testimoni.
L’eventuale processo si terrà nel tribunale di Newport.