Terremoto Catania: 320 sfollati e 28 feriti. La Regione dichiara “Allarme calamità”

27 Dicembre 2018 - 9:10

Terremoto Catania: 320 sfollati e 28 feriti. La Regione dichiara “Allarme calamità”

Sono 320 gli sfollati del terremoto nel Catanese. Sono ospitati in strutture alberghiere segnalate da Federalberghi con cui la Regione ha stipulato la convenzione. Diciassette a Santa Venerina; 36 a Aci Sant’Antonio; 10 ad Aci Platani, 8 a Viagrande; 34 ad Acireale e 225 a Zafferana Etnea. Dove oltre ai tre hotel il sindaco ha ordinato l’apertura di palestre e scuole. Molti abitanti di Zafferana hanno deciso di passare la notte nelle strutture comunali messe a disposizione. Erano le 3.19 del giorno di Santo Stefano quando una scossa di magnitudo 4.8 sull’Etna ha sorpreso nel sonno gettando nel panico diversi paesi.

I feriti

Si contano 28 feriti per il terremoto, di cui due sono in codice giallo: una 70enne con fratture costali, contusioni e schiacciamento toracico e lombare, e un 71enne con un trauma cranico non commotivo. Danni maggiori sono registrati alle abitazioni di Zafferana Etnea e Fleri, Acireale e Santa Venerina. Una quindicina le case danneggiate. A Fleri, padre, madre e due figli minorenni sono stati salvati dai mobili di casa che li hanno protetti come uno scudo dai calcinacci delle mura dell’abitazione. Ora parlano del “miracolo di essere rimasti vivi”. In campo la sovrintendenza alle Belle Arti di Catania per i danni registrati alle chiese di Milo dove dal campanile della basilica del Sacro Cuore è crollata la statua della Madonna. Mentre a Pennisi è crollata la statua di Sant’Emidio, il santo protettore dai terremoti.

La Situazione

La situazione è controllata dal Centro coordinamento soccorsi attivato nella notte dal prefetto di Catania, in contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. “I tecnici – afferma Borrelli – ci dicono che si sta andando verso un raffreddamento della lava e ci dobbiamo aspettare una quiescenza dell’attività eruttiva il cui picco c’è stato a Natale”. Il governatore Nello Musumeci anticipa che giovedì la sua giunta dichiarerà “lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza”.

Oltre 30 scosse di magnitudo superiore a 2.0 a Catania. Eugenio Priviera, direttore dell’Ingv ha parlato di possibili nuove bocche che potrebbero aprirsi anche a quote più basse.

Fonte: FanPage