STOP ALLE MONETINE. Da oggi le offerte in chiesa si fanno con carta di credito e bancomat

21 Maggio 2019 - 11:56

STOP ALLE MONETINE. Da oggi le offerte in chiesa si fanno con carta di credito e bancomat

STOP ALLE MONETINE. Da oggi le offerte in chiesa si fanno con carta di credito e bancomat

Stop alle monetine. Il vescovo di Chioggia monsignor Adriano Tessarollo ha deciso di installare in tre chiese della città il pos per dare la possibilità ai fedeli di effettuare le loro donazioni con la tessera del Bancomat, scongiurando in questo modo l’eventualità di furti alle offerte, purtroppo sempre più frequenti.

Il sistema prevede la possibilità di effettuare una transazione economica con carta di credito o bancomat ed emette anche una ricevuta. Si possono donare un euro, due euro o tre euro per l’accensione delle candele, un minimo di 10 euro per richiedere una messa e non è esclusa la possibilità di fare un’offerta libera. Nel menù occorre selezionare la funzione prescelta e specificare a chi donare, se alla parrocchia o ad altro istituto religioso.

Le donazioni possono essere fatte anche da casa collegandosi al sito www.donatelumen.org e scegliendo la Chiesa a cui donare: si tratta di un sistema pensato “per consentire ai fedeli di fare le loro offerte e donazioni utilizzando le più recenti innovazioni tecnologiche, in ricordo e aiuto dei propri cari defunti”. Soprattutto però il sistema scongiura i furti, dal momento che non è infrequente che qualcuno rompa la cassetta e rubi il suo contenuto.

Non sono tuttavia mancate le polemiche sui social visto che non pochi non hanno apprezzato la presenza di un bancomat tra i banchi della chiesa. E’ stato lo stesso monsignor Tessarollo a intervenire. “Nessuno è obbligato a usarlo.

Non ha alcun obiettivo né di controllo, né di aumento. Per qualcuno può essere una comodità sia nel donare che nel raccogliere. È una prova per tre mesi, poi si vedrà e solo in alcune chiese. All’estero in qualche parte (Polonia) è abbastanza usato perché semplifica le cose ed evita continui scassi come capita in tante chiese anche nostre”. (Fanpage)