Speranza: “I giovani mi preoccupano”

7 Agosto 2020 - 10:57

Speranza: “I giovani mi preoccupano”

Speranza. “Voglio lanciare un appello ai giovani. In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo.

Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento”. Lo ha detto in un’intervista ala Stampa il ministro della Salute Roberto Speranza.

“La situazione è seria. È vero che l’Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi – ha sottolineato – ma è pura illusione pensare che; mentre nel resto d’Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini”.

Ai giovani il ministro ha ricordato che “oggi l’età media del contagio è scesa a 40 anni mentre solo due mesi fa era 60-65 anni.

È chiaro quindi che i giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che, tornati a casa dalla movida, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni”.

Il virus continua a circolare e in Italia “la curva si sta alzando: la settimana scorsa – ha sottolineato Speranza – eravamo arrivati in due giorni a quota 380, oggi abbiamo superato la soglia dei 400 casi.

Noi abbiamo fatto e stiamo facendo ora tutto quello che è giusto fare, ma non ne siamo affatto fuori: la partita è in pieno corso”. La linea deve restare quella del rigore, perché, ha ribadito il ministro, “il rischio zero non esiste”.

“Ci sono diversi focolai sul territorio del Paese – ha affermato – in Lombardia, dove siamo arrivati a 130-140 casi, quello che ci preoccupa di più è quello di Mantova, ma come Mantova ce ne sono altri.

A conferma del fatto che il virus circola. Ecco perché nel dpcm di domani (oggi, ndr) riconfermeremo tutti i provvedimenti, con regole ferree sui trasporti, e soprattutto ribadiremo i tre cardini fondamentali per la prevenzione: mascherine, distanziamento sociale e lavaggio delle mani”.

Durante il question time alla Camera il ministro ha infatti ribadito che l’obbligo di 1 metro di distanziamento sarà imposto in tutti i luoghi chiusi, anche sui treni regionali. Fonte: Fanpage.