Sparatoria in un edificio comunale: funzionario del governo apre il fuoco e fa una strage

1 Giugno 2019 - 9:38

Sparatoria in un edificio comunale: funzionario del governo apre il fuoco e fa una strage

Sparatoria in un edificio comunale: funzionario del governo apre il fuoco e fa una strage

Un uomo ha aperto il fuoco in un edificio governativo uccidendo 13 persone e ferendone almeno 5. Il killer è stato ucciso dalla polizia.

È l’ennesima sparatoria che colpisce gli Stati Uniti. Questa volta avvenuta in un edificio governativo, dove un dipendente ha sparato contro i colleghi di lavoro negli uffici del municipio.

Virginia Beach, in Virginia, è una città che conta circa 450mila abitanti. Il complesso governativo dove è avvenuta la sparatoria comprende 25 edifici e il commissariato di polizia.

Il killer è entrato nell’edificio numero due della struttura municipale e ha aperto il fuoco “indiscriminatamente” contro i dipendenti.

L’autore della strage di Virginia Beach è DeWayne Craddock, 40 anni, ingegnere. L’uomo lavorava come ingegnere nel dipartimento dei servizi pubblici della città e negli ultimi anni era il punto di contatto per le informazioni sui progetti stradali locali. L’attentatore è stato ucciso dalla polizia.

Gli inquirenti hanno trovato una pistola semi automatica e un fucile nel luogo della sparatoria. Secondo le prime informazioni raccolte dagli agenti, le armi sarebbero state acquistate legalmente.

“È un giorno tragico”, ha dichiarato il governatore dello Stato, Ralph Nortman, accorso sul posto mentre il presidente Donald Trump “è stato informato e sta monitorando la situazione”.

“È il giorno più devastante della storia di Virginia Beach”, ha commentato il sindaco della città, Robert M. Dyer.

“Ho chiamato il numero di emergenza”, ha raccontato Megan Banton, una delle dipendenti del municipio. Appena l’uomo ha aperto il fuoco la donna si è nascosta insieme ai colleghi.

“Abbiamo provato a fare il possibile per mettere in salvo tutti. Eravamo terrorizzati perché sentivamo soltanto gli spari. Non mi sembrava reale, era come in un sogno”, ha continuato la donna, che durante la strage ha informato la madre con un messaggio telefonico. (Tpi)