“Siamo morti con lei”. La piccola Elisa uccisa dalla leucemia, le lacrime dei genitori

9 Aprile 2020 - 18:12

“Siamo morti con lei”. La piccola Elisa uccisa dalla leucemia, le lacrime dei genitori

“Siamo morti con lei”. La piccola Elisa uccisa dalla leucemia, le lacrime dei genitori
La piccola Elisa Pardini, 5 anni e mezzo, non ce l’ha fatta. La bimba di Azzano Decimo si è arresa alla rarissima forma di leucemia che l’aveva colpita e contro la quale aveva combattuto per tanti anni.

La bimba si trovava ricoverata all’ospedale Bambino Gesù di Roma e da tempo era in attesa di un trapianto. Le sue condizioni si sono aggravate negli utlimi giorni ed oggi i genitori della bimba hanno comunicato il decesso sulla pagina Facebook che seguiva le vicende della bimba.

“Elisa il nostro cucciolo ci ha lasciati soli… è morta…e io e Sabina con lei…27/06/2014-09/04/2020…”

Commovente era stata la sua lettera del dicembre scorso:
“Mi chiamo Elisa Pardini, ho 5 anni e mezzo e da quasi tre vivo e lotto contro una devastante malattia che si chiama Leucemia Mielomonocitica Infantile che colpisce 1-2 bambini su un milione ed è guaribile solo con il trapianto di midollo osseo (la chemio serve solo da ponte). Giovedì in data 28/11/2019 alle ore 16.00 nuovamente per l’ennesima volta in camera sterile dopo aver affrontato una settimana di pesante chemio preparatoria, ho ricevuto le cellule staminali per un secondo trapianto di midollo osseo”.

Inizia così il lungo post pubblicato sulla pagina Facebook Pardini Fabio Per Elisa, in cui Fabio, il papà di Elisa, appunto, affida nuovamente al social network il racconto della seconda chance per la sua bimba.

Da oltre 2 anni la piccina è ricoverata nel reparto oncologico pediatrico del Bambin Gesù di Roma a causa di quel grave e raro tumore. Elisa aveva ricevuto un primo trapianto di midollo osseo che però non ha avuto buon esito.

Ora n’è arrivato un secondo.  Nel post, in dettaglio, papà Fabio spiega che le cellule ricevute dalla piccola “sono le stesse della donatrice del primo trapianto (anonima) del 19/01/2018 che purtroppo non ha avuto all’epoca un buon esito (forse a causa dell’aggressività della malattia stessa)”.

La donatrice è compatibile tra l’85 e il 90% e non c’è stato bisogno di contattarla poiché erano disponibili (congelate e con una vitalità di 94/95 per 100) da non averne più bisogno. Per adesso la situazione, per quanto difficile, le permette di “avere ancora qualche chance…”, scrive ancora.
Niente da fare, la piccola non ce l’ha fatta.
Fonte: Fanpage.it