SFILATA BRUNO CARUSO NAPOLI

12 Novembre 2018 - 18:48

SFILATA BRUNO CARUSO NAPOLI

Grande successo per il fashion event del couturier partenopeo Bruno Caruso svoltosi domenica 11 novembre nei fastosi saloni di Palazzo San Teodoro a Napoli, al fine di presentare “Le Muse”, la nuova collezione 2019. La serata è stata interamente dedicata al tema dell’interculturalità e del “no al razzismo”. Nell’antica residenza gentilizia della Riviera di Chiaia il maestro Caruso ha accolto i numerosi ospiti provenienti da ogni parte del mondo, dal Vecchio Continente agli U.S.A, dalla Russia alle misteriose terre d’Oriente in una suggestiva atmosfera plurietnica. In passerella le ultime preziosissime creazioni dello stilista nato all’ombra del Vesuvio, indossate da 30 mannequins e 10 modelli di diversa nazionalità; in pole position come sempre la sposa, dai tessuti pregiati spesso impreziositi da ricami di perline e pailletes realizzati rigorosamente a mano, quale simbolo dell’artigianalità che distingue la Maison Caruso. Molto apprezzati anche gli abiti da gran sera, dai toni vivaci del verde smeraldo, della canna da zucchero e del blu, accanto al colore basico nero. Un tema attuale quello proposto dallo stilista napoletano, che si autodefinisce un “artigiano del lusso”, destinato ad una donna moderna e di tutte le età, che coniuga la manualità con l’eleganza ispirandosi all’antica tradizione sartoriale partenopea. Abiti ed accessori sono realizzati “pensando” alle 9 divinità greche. Reduce dagli ampi consensi riscossi da “Le Muse” già alle fashion week mondiali, da Parigi a Montecarlo e da Londra a Dubai, e in attesa di calcare la passerella anche della fashion week di New York, Caruso, autorevole interprete dell’alta moda napoletana nel mondo, si è così espresso: “La moda da una parte non ha colore, perché non fa differenze ed è mondiale per definizione. D’altra parte però, la moda ha tutti i colori, perché ciascuna cultura, tradizione e popolazione dei Paesi che ho visitato è diventata una musa ispiratrice delle mie creazioni”.

Maridì Vicedomini