Sentono un botto atroce a letto: trovano il figlio di 16 anni senza vita

9 Giugno 2019 - 18:35

Sentono un botto atroce a letto: trovano il figlio di 16 anni senza vita

Sentono un botto atroce a letto: trovano il figlio di 16 anni senza vita

Erano a letto, in relax, quando, a un certo punto, hanno sentito un botto tremendo. Poco dopo due genitori hanno scoperto che quel botto tremendo era quello che aveva ucciso il loro figlio di 16 anni. Dylan Campbell è stato ucciso a Leicester colpito da un’auto. L’uomo che la guidava, Shankar Modhwadia, andava molto veloce. Il ragazzo stava attraversando la strada per pagare il taxi per un amico, lo riporta il Leicestershire Live.

Il padre del ragazzo ha raccontato il momento in cui lui e la madre di Dylan erano a letto. Erano tranquilli e rilassati fin quando non hanno sentito quel boato, un botto fortissimo che ha fatto loro pensare a un incidente tra due auto che si erano scontrate. “Abbiamo sentito l’impatto – ha raccontato al Mirror – mia moglie si è girata verso di me e mi ha detto ‘Non promette nulla di buono’, sembrava come se l’auto avesse abbozzato un’altra auto, in realtà aveva urtato contro il corpo di mio figlio”. Una cosa orribile. Dylan aveva solo 16 anni.

Modhwadia, 30, è stato dichiarato colpevole: guida pericolosa in un centro abitato. L’uomo andava a 70 miglia all’ora quando, in quella zona, il limite consentito, è di 40 miglia all’ora. Ora l’uomo è stato arrestato a passerà in carcere i prossimi 4 anni. Ovviamente Leicester Crown Court gli ha tolto la patente. Ma niente e nessuno restituirà ai genitori di Dylan la vita del loro ragazzo. Una vita che doveva ancora sbocciare.

“Ci troviamo nella posizione straziante di dover fare qualcosa che mai nei nostri peggiori incubi avremmo pensato di fare – hanno raccontato i genitori – abbiamo dovuto prendere la decisione di spegnere il respiratore di nostro figlio, abbiamo dovuto organizzare il suo funerale, abbiamo dovuto informare tutti della sua morte”. Ovviamente, dopo la tragedia i due genitori hanno sofferto le pene dell’inferno. Il padre di Dylan ha iniziato a fare incubi strazianti: sognava suo figlio che, piangendo disperato, bussava alla porta di casa.

“Era un ragazzo speciale, un figlio che amavamo più della nostra vita – hanno detto i genitori – la sua morte ci ha scioccati e non sappiamo davvero cosa dire. È cresciuto circondato da amore e risate e, di conseguenza, è stato, in tutta la sua breve vita, un giovane divertente, premuroso, gentile e premuroso”. Dylan stava studiando: voleva realizzare il sogno di diventare elettricista: sarebbe stato contento di sapere che gli esami che aveva fatto erano andati bene. Purtroppo non lo saprà mai: è morto prima di ricevere quella bella notizia. (Caffeina)