“Ritroviamo le mie bambine”. Gemelline scomparse, l’appello della mamma da brividi

19 Febbraio 2020 - 11:48

“Ritroviamo le mie bambine”. Gemelline scomparse, l’appello della mamma da brividi

“Ritroviamo le mie bambine”. Gemelline scomparse, l’appello della mamma da brividi

Irina Lucidi, la mamma di Alessia e Livia Schepp, le due gemelline scomparse insieme al padre suicida, Mathias Schepp, nel 2011, ha rivolto un nuovo appello pubblico per la ricerca delle due ragazze, che oggi avrebbero 15 anni. Per farlo la mamma di  Saint-Sulpice, ha diffuso le immagini delle due sorelle con l’aspetto che avrebbero oggi, da adolescenti.

L’appello è stato lanciato sulla pagina di Missing Children Switzerland, la Fondazione che dal 2011 supporta Irina Lucidi nella ricerca. Nell’appello, che verrà rilanciato stasera, nella puntata del programma ‘Chi l’ha visto’, la foto è accompagnata da alcune indicazioni pratiche su cosa fare in caso di avvistamento. “Scatta una foto se puoi, registra la data, il luogo e l’ora e contattarci. Il processo di invecchiamento per queste immagini non è una scienza esatta, ma un’interpretazione”.

La storia di Alessia e Livia Schepp

Alessia Vera Schepp, 6 anni e la gemella Livia Clara sono state rapite dal padre Mathias Schepp, ingegnere svizzero, il 30 gennaio a Saint-Sulpice, sobborgo a 5 km da Losanna (Svizzera), dove sono state viste per l’ultima volta. Le due bambine avevano trascorso il fine settimana con lui, che abitava, separato dalla moglie Irina Lucidi, non lontano dalla casa dove la donna viveva con le bambine. Da quel momento Schepp, che fino a quel momento era stato un padre responsabile, ha fatto perdere le tracce delle bambine, che nessuno ha mai più visto in vita.

Rapite dal padre: la fuga a Bari

L’ingegnere, invece, risulta aver attraversato la frontiera con la Francia il la sera del 30 gennaio ad Annecy, per poi spostarsi l’indomani a Marsiglia, da dove ha spedito una cartolina alla moglie. È verosimile che le bambine, tuttavia, fossero ancora con lui, perché nella città francese, Schepp ha ritirato una grossa somma di contanti da più sportelli bancari e ha acquistato tre biglietti per il traghetto Marsiglia-Propriano, in Corsica.

Non ci sono notizie dei successivi due giorni, mentre il 3 febbraio, è sicuramente in Italia, a Vietri sul Mare (Salerno), dove alle 23 dello stesso giorno, si toglie la vita in Italia, lanciandosi sotto il treno Eurostar Milano-Bari in transito sui binari della stazione di Cerignola (Foggia). Davanti alla stazione ferroviaria, viene ritrovata, regolarmente, parcheggiata, la sua ‘Audi A6′. Nessuna traccia di Alessia e Livia.

Come è morto Mathias Schepp

“Le ho uccise” scrive in una lettera alla ex Irina Lucidi, “le bambine riposano in pace, non hanno sofferto. Non le rivedrai più”. Nella sua casa di Saint Sulpice, dove le gemelline avevano soggiornato con lui l’ultimo weekend prima di sparire per sempre, non vengono trovati indizi del destino delle piccole.

Una minuscola traccia di sangue spunta nella Audi dell’ingegnere durante i rilievi, ma è la quantità è troppo scarsa per poter eseguire un esame tossicologico e scoprire se le piccole siano state avvelenate o drogate.

La speranza di mamma Irina

Nonostante l’ultima lettera di Schepp non lasci speranza, Irina Lucidi crede che le gemelle possano essere ancora vive. Supportata dalla Fondazione, la mamma di Saint Suplice continua a lottare nella speranza di poter riabbracciare le figlie.

Fonte: Fanpage.it