Ragazza di 22 anni muore folgorata in bagno: stava guardando la tv sul cellulare sotto carica

3 Maggio 2021 - 11:04

Ragazza di 22 anni muore folgorata in bagno: stava guardando la tv sul cellulare sotto carica

Una ragazza di appena 22 anni era nella vasca da bagno,stava guardando il suo programma televisivo preferito sul cellulare mentre questo era sotto carica, così, quando le è scivolato ed è

finito in acqua, lei è morta folgorata. La tragedia si è verificata giovedì poco prima delle 21 in un’abitazione di Gossau, nel Canton San Gallo, in Svizzera. Secondo quanto ricostruito dalla

polizia cantonale, la giovane era entrata nella vasca da bagno piena di acqua attorno alle 20, portando con sé il telefonino. Stava guardando il suo programma televisivo preferito, ma

questo era scarico così lo ha collegato alla rete elettrica tramite una spina non lontana dalla vasca. Un gesto apparentemente innocuo, che facciamo tutti, più volte al giorno, ma che in

quel contesto è diventato estremamente pericoloso. Poco dopo, per qualche ragione, forse urtato o forse scivolato dalle mani della povera ragazza, il telefonino è finito nell’acqua.

La giovane è rimasta uccisa folgorata sul colpo perché il cellulare era attaccato alla fonte di energia da 220 volt. Ovviamente, se il telefonino fosse stato staccato dalla rete, non sarebbe

successo assolutamente nulla. All’interno dei telefonini odierni c’è una batteria che non rilascia corrente verso l’esterno anche quando il dispositivo è acceso. Non a caso, cresce

sempre più il numero di smartphone con certificazione IP67 o IP68, capaci di resistere a cadute accidentali in acqua o a immersioni più profonde e durature, fino a 3 metri e a 60

minuti. Il problema qui è la connessione del cellulare ad una sorgente elettrica, che porterebbe a seri incidenti solo in determinate situazioni. C’è un però: la potenza da 220 volt

non viene trasferita, totalmente, al cellulare perché ridotta e canalizzata dal trasformatore inserito nel caricabatterie. Al contrario, avremmo smartphone bruciati al primo

caricamento. Le cause vanno allora ricercate altrove. Lo smartphone di per sé non veicola elettricità. Anche se fosse agganciato alla presa a muro e da questa si staccasse per finire in

acqua, la quantità di corrente che dalla porta di alimentazione passa per il cavetto non sarebbe tale da causare una folgorazione (si parla di 3 volt). Certo, porte difettose o cavi sbucciati con

parti scoperte indurrebbero esiti fatali ma sono solo congetture che le indagini dovranno chiarire. Una possibilità, la principale da vagliare, è quella della caduta in acqua di tutto

il caricatore, i cui “dentini” potrebbero essere il presupposto del passaggio di corrente da una fonte primaria attraverso il conduttore, e da qui alla persona immersa. Una potenza

sicuramente minore di 220 volt ma resa rischiosa da alcune condizioni, come l’assenza di un salvavita. Ed è quanto successo nel 2017 ad una ragazza di Crotone, folgorata da una

ciabatta caduta nella vasca, alla quale era attaccato un telefonino in ricarica. Banali disattenzioni che a volte possono costare la vita.

  •