Prete vuole benedire la scuola con il Padre Nostro: bloccato dall’insegnante

21 Settembre 2021 - 8:33

Prete vuole benedire la scuola con il Padre Nostro: bloccato dall’insegnante

In una scuola elementare di Precenicco in provincia di Udine,, intitolata al duca d’Aosta Emanuele Filiberto, un prete è stato bloccato da una maestra proprio mentre stava recitando il Padre Nostro, durante l’inaugurazione dell’anno scolastico.

La prima motivazione data è stata la mancanza di rispetto verso chi ha altri credi religiosi.. Per la benedizione è stato iinvitato don Cristiano Samuele Zentilin. Insegnanti ma anche anche assessori e

consiglieri regionali della regione Friuli hanno preso parte all’inaugurazione del nuovo istituto avvenuta dopo i lavori di restauro. Don Cristiano Samuele Zentilin dinanzi a un’ottantina di bambini a

pronunciare le prime parole della preghiera prima di essere interrotto dalla maestra che ha sentenziato ferma: “Non può, non è consentito”. E così il prete si è fermato nel silenzio forse imbarazzato venutosi a
creare dinanzi a quell’imposizione.

Si tratta di una forma di rispetto per chi ha un altro credo religioso ma per qualcuno si è trattato invece di una forma di non rispetto nei confronti di don Cristiano, come affermato dal consigliere regionale Mauro Di Bert:

“Nel suo intervento aveva invitato alla tolleranza nei confronti degli altri, spiegando che l’ora di religione serve anche a educare alla convivenza. Chi ha invitato il parroco – ha spiegato Di Bert –

lo ha fatto per garantire la benedizione con rituali che conosciamo, salvo poi fermarlo dinanzi a tutti”. Per il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin invece si tratta di un

impostazione che rischia di estraniarci dalle nostre tradizioni: “Recitare in pubblico il Padre Nostro, la preghiera con cui tutti siamo cresciuti, viene ritenuto un atto “politicamente scorretto”, da proibire in pubblico

– ha spiegato – non sono affatto d’accordo con questa impostazione culturale, che con la scusa di non urtare la sensibilità di persone che possono pensarla in maniera diversa, rischia di estraniarci non solo dai

nostri valori, ma anche dalle nostre tradizioni”. Una scelta quella della scuola dalla quale si dissocia anche il sindaco Andrea De Nicolò: “Per quanto ci riguarda, quella preghiera non ledeva la sensibilità di chi

abbraccia altre confessioni religiose, ma anzi, proprio per come era stata posta dal parroco, poteva essere un arricchimento. Tutti, io per primo che sono cattolico praticante – aggiunge De Nicolò –,

siamo rimasti spiazzati tanto quanto il parroco, a breve inaugurerò la biblioteca e le tribune nel campo sportivo, con tanto di benedizione”. La fede cattolica, con i suoi rituali,

le sue cerimonie e le sue
consuetudini appartiene a pieno titolo al patrimonio storico, culturale e spirituale dell’Italia intera.”