Orrore. Uccide gli amanti e li cucina alla griglia per gli amici

18 Febbraio 2019 - 9:40

Orrore. Uccide gli amanti e li cucina alla griglia per gli amici

Orrore. Uccide gli amanti e li cucina alla griglia per gli amici

Il suo caso aveva scosso le coscienze e inorridito l’opinione pubblica, è quello di Kelly Cochran che qualcuno aveva paragonato ad Hannibal Lecter del Silenzio degli innocenti. Serial killer feroce, vedova nera senza pietà e incapace, all’apparenza, di un atto di pietà. Quel che è certo è che l’orrore non è ancora finito nonostante Kelly Cochran, 34enne di Iron River, sia già dietro le sbarre a scontare l’ergastolo. Le indagini sono state riaperte dopo la sentenza perché questa avrebbe fatto più morti di quanti gli inquirenti fossero a conoscenza.

Tutto ha inizio nel 2014. Come ricostruisce il New York Post, Kelly Cochran ammazza l’amante e, con l’aiuto del marito Jason, lo fa a pezzi e sotterra i resti nel bosco. Un paio d’anni dopo la stessa sorte tocca al consorte. Lo ammazza iniettandogli una fortissima dose di eroina e lo finisce soffocandolo con un cuscino schiacciato sulla sua faccia.

Per far sparire il cadavere, poi, ne disperde i resti nel bosco vicino a casa. Non tutti, però. Perché, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti durante le indagini, alcune parti del corpo le avrebbe cucinate sul barbecue per servirle per cena agli amici e ai vicini di casa che, ovviamente, erano del tutto ignari di cosa stessero mangiando. A muovere gli inquirenti sulla via del cannibalismo, come spiega il Daily Star, sarebbero state alcune dichiarazioni delle persone presenti a quei drammatici barbecue

n più di uno hanno, infatti, avanzato forti dubbi sulla “qualità” della carne messa sulla griglia. Adesso gli investigatori hanno prove per credere che Kelly Cochran abbia ammazzato, fatto a pezzi e grigliato almeno altri nove amanti. Brutali omicidi che non avrebbe commesso soltanto nel Michigan ma anche in Minnesota, Indiana e Tennessee. Kelly Cochran, come il mostro di Milwaukee

Jeffrey Dahmer, conosciuto anche come il cannibale (o il mostro) di Milwaukee, divenne celebre negli anni ’90 per una serie di efferatissimi omicidi – dai contorni a dir poco macabri – perpetrati dal 1978 in poi. Proprio in quell’anno l’autostoppista Steve Hicks cadde per primo nella trappola di Jeffrey: dopo aver accettato un invito nella casa dei genitori, e aver consumato con l’omicida un rapporto sessuale, fu ucciso con un bilanciere e poi smembrato e seppellito in sacchi di plastica nel bosco dietro la dimora di famiglia. (Caffeina)