«Nonno ma che fai? Perchè ci tocchi?» Violenta le tre nipotine mentre la mamma è a lavoro

11 Giugno 2019 - 9:19

«Nonno ma che fai? Perchè ci tocchi?» Violenta le tre nipotine mentre la mamma è a lavoro

«Nonno ma che fai? Perchè ci tocchi?» Violenta le tre nipotine mentre la mamma è a lavoro

Ripetuti abusi sessuali sulle tre nipotine, una di nemmeno 14 anni e le altre due minori di 10 anni: con questa accusa un 71enne di Fasano, nel Brindisino, è stato arrestato dai carabinieri su richiesta della Procura. A far scattare le indagini erano state le confidenze delle due bambine più piccole alle maestre: le violenze, secondo il racconto, sono iniziate sulla bimba più grande già nel 2009.

L’attività di indagine è scattata dopo le confidenze affidate dalle due bambine al personale docente dell’istituto scolastico che frequentano.

Grazie anche alla consulenza di uno psicologo, gli inquirenti hanno ricostruito il drammatico vissuto delle tre piccole vittime.

Gli episodi di violenza, cominciati nel 2009 con la maggiore delle tre nipoti, si sono susseguiti sino all’aprile del 2019 e hanno avuto luogo quando le tre bambine venivano anche temporaneamente affidate alla vigilanza dei nonni. Divenute più grandicelle, a volte quando di notte rimanevano a dormire dai nonni chiudevano la camera da letto a chiave per paura di essere insidiate.

Dagli accertamenti è comunque emerso che i presunti episodi sono avvenuti con atti subdoli e repentini, compiuti improvvisamente allo scopo di sorprendere le minori e quando non vi erano altre persone presenti.

Le presunte violenze subite dalle minori sono stati da queste descritte con drammatica lucidità, sono proseguite nel corso degli anni e sono incompatibili con semplici manifestazioni di affetto di un nonno nei confronti delle nipoti. La presunta ripetizione nel corso degli anni delle gravi condotte delittuose, ha dimostrato l’incapacità dell’indagato di contenere gli impulsi sessuali e ha rivelato un concreto pericolo di reiterazione.

Il 71enne è finito così agli arresti domiciliari, con la prescrizione di non comunicare in qualsiasi modo, neanche per via telefonica, con persone diverse da quelle che con lui convivono o che lo assistono.