«Non voglio nulla dallo Stato, non mi pento». Le ultime volontà di Raffaele Cutolo

6 Gennaio 2020 - 16:10

«Non voglio nulla dallo Stato, non mi pento». Le ultime volontà di Raffaele Cutolo

«Non voglio nulla dallo Stato, non mi pento». Le ultime volontà di Raffaele Cutolo

“Non ha mai pensato di pentirsi, paga per quello che ha fatto e non chiede nulla”.
Parole e musiche di Immacolata Iacone, moglie del boss dei boss della mala napoletana Raffaele Cutolo, capo indiscusso della Nuova Camorra Organizzata.
Cutolo è da quasi 40 anni relegato al carcere duro e da circa venti non ha contatti con la moglie, con la quale conversa due volte al mese, seperato da una grossa vetrata. Nonostante ciò Immacolata Iacone ha deciso di restargli accanto con tutto l’amore del primo giorno, come confessato dalla stessa signora Cutolo in una lunga intervista rilasciata al collega Giancarlo Tommasone di Stylo24.
“Non lo sapevo, lo apprendo ora. A me, che sia morto Cirillo dispiace, umanamente parlando, dico, ma credo che la sua scomparsa non possa avere alcuna conseguenza circa l’accoglimento della grazia per mio marito. Io non credo venga mai accolta – ha riferito Iacone – Come credo che non ci sia bisogno di svelare un segreto depositato da un notaio per una verità ormai chiara a tutti da anni. Lui è Cutolo. Continua a pagare per quello che ha fatto. Continua a farlo da 54 anni, ne ha quasi 76. E’ consapevole, stanco, non ha mai pensato minimamente di diventare un collaborante di giustizia. Sconta la sua pena, è uno dei pochi a pagare per tutto quello che ha fatto e non chiede niente”.