«Non mi vuole bene»: Inietta nelle vene della figlia di 9 mesi candeggina e sapone

23 Marzo 2019 - 18:44

«Non mi vuole bene»: Inietta nelle vene della figlia di 9 mesi candeggina e sapone

«Non mi vuole bene»: Inietta nelle vene della figlia di 9 mesi candeggina e sapone

Quella che vi stiamo per raccontare è una storia atroce. Ci troviamo in Turchia, dove una giovane mamma è accusata di aver torturato la figlia. La donna ha iniettato candeggina e sapone liquido alla bambina, perché riteneva che la piccola non provasse per lei il dovuto affetto. Elif K., questo il nome della donna, ha anche praticato profondi tagli con un coltellino al collo della bambina, e come se non bastasse le ha fratturato il cranio quando aveva appena nove mesi.

Incredibile che la bambina non abbia riportato dei gravi problemi interni e di sviluppo. A dare l’allarme alla polizia è stato un medico che ha visitato la bimba, che la donna aveva portato al pronto soccorso. Il dottore ha provato a chiederle spiegazione di quelle lesioni, ma Elif K. ha risposto in modo estremamente evasivo, contraddicendosi in continuazione.

Per questo è stata immediatamente denunciata ed ora è sotto processo. Di fronte ai giudici ha confessato di aver maltrattato le figlia: “Non mi dava l’affetto di cui avevo bisogno”, ha detto, per poi aggiungere. “Ho iniziato a torturarla a casa: le ho iniettato candeggina e sapone nel naso e negli occhi, fino a quando non ha iniziato a sanguinare, poi le ho fatto dei tagli con un rasoio a in testa, sulle gambe, braccia e petto”.

Elif K. è stata arrestata. La figlia, che nel frattempo ha un anno e mezzo, vive insieme al padre ed è in buone condizioni di salute, anche se probabilmente nessuno potrà cancellarle i traumi subiti. In Italia invece, Federico Zeoli, l’uomo accusato di aver quasi ucciso la figlia di 22 mesi della compagna, resta in carcere: il gip ha convalidato il fermo dell’uomo. La piccola è ora ricoverata all’ospedale BambinGesù.

Il fatto risale a mercoledì scorso. La madre della bimba rientra nella sua casa di Genzano e ritrova Zeoli con la piccola piena di lividi ed ematomi. La donna si precipita con la figlia all’ospedale, dove i medici le riscontrano un trauma cerebrale serio disponendo l’immediato trasferimento al Bambino Gesù. Le condizioni della bambina sono poi lentamente migliorate e non è più intubata. (Caffeina)