Napoli: lettera con proiettile al gestore di uno storico locale del Centro

19 Gennaio 2019 - 11:43

Napoli: lettera con proiettile al gestore di uno storico locale del Centro

Napoli: lettera con proiettile al gestore di uno storico locale del Centro 

Ancora una intimidazione, probabilmente ad opera della Camorra, ai danni di un esercente del centro di Napoli. Dopo la bomba alla pizzeria Sorbillo, questa volta è trattato al gestore del Lanificio25. Lo storico locale di Porta Capuana è diventato oggetto delle “attenzioni” della criminalità organizzata.  Il gestore ha infatti pubblicato su Facebook la foto di un proiettile con un chiaro messaggio che gli è stato recapitato. Poi ha scritto una lettera in cui spiega che non chinerà il capo davanti a questi gesti.

Carissimi amici del Lanificio25, pubblico oggi la foto di una missiva anonima e violenta che mi è stata recapitata a casa il 15 ottobre scorso. Il mittente è di fantasia e la minaccia di morte è chiara. Da allora non frequento più il Lanificio25 e ne ho “mollato” temporaneamente la gestione. Ho deciso solo ora di rendere pubblica la gravissima intimidazione perché le forze dell’ordine mi hanno suggerito di non farlo prima per non intralciare le indagini (ringrazio Polizia e Carabinieri).

Dal maggio 2006 al Lanificio25 abbiamo organizzato oltre mille eventi di ogni genere. Musica, teatro, cinema, convegni, dibattiti, presentazione di libri, mostre ed ogni genere di eventi intrattenimento culturale. La passione e l’entusiasmo dei direttori artistici (last but not least il mitico Giuseppe) hanno determinato un crescente interesse per le nostre attività e, fin dall’inizio, un flusso continuo di pubblico trasversale di ogni estrazione ed età ha frequentato il Lanificio25. Il nostro obiettivo era rendere viva e vitale Porta Capuana; una parte di Napoli ricca di storia e di tradizioni preda di un degrado crescente. Abbiamo lavorato per rendere tutti partecipi del nostro ambizioso e difficile progetto, artisti e pubblico, dando vita ad un magnifico progetto di rigenerazione urbana partecipata. Questo ha infastidito qualcuno. Alla mia paura si è aggiunta quella della mia famiglia. Ho ricevuto la minacciosa missiva direttamente a casa e non al Lanificio25, sede delle attività.

Per giunta la busta mi è stata consegnata personalmente dal portiere tornando a casa con la mia compagna che aveva appena partorito nostro figlio e che rimasta terrorizzata ancor più di me. La paura di frequentare quei luoghi si è accentuata dopo l’attentato all’amico Gino Sorbillo, poco tempo fa protagonista di un applaudito spettacolo di show cooking al Lanificio25…. Che fare? Abbandonare la presa? No! Non è da noi! Il Lanificio25 continuerà a vivere appena riusciremo a sbloccare una vicenda che, in mia assenza, ha causato la chiusura dello spazio. E’ successo durante una allegra festa di beneficenza organizzata da 4 associazioni benefiche, che fanno capo all’Università Federico II, per raccogliere fondi per la lotta contro l’AIDS. Torneremo presto (spero!). STAY TUNED!!!“.