Morte Julen, il racconto del padre: “Ecco com’è caduto. Ho infilato il braccio nel pozzo, lo sentivo piangere”

26 Gennaio 2019 - 13:03

Morte Julen, il racconto del padre: “Ecco com’è caduto. Ho infilato il braccio nel pozzo, lo sentivo piangere”

Morte Julen, il racconto del padre: “Ecco com’è caduto. Ho infilato il braccio nel pozzo, lo sentivo piangere”

“Ho infilato il braccio fino alla spalla, appoggiando la testa per terra per raggiungerlo… Pensavo fosse più vicino. Ho sentito il pianto di mio figlio”»: è il racconto drammatico di José Rosellò. il papà del piccolo Julen. Il bimbo caduto in un pozzo a Malaga e ritrovato morto dopo 13 giorni di lavoro dei minatori. Il padre di Julen,ha raccontato in un’intervista al giornale “Diario Sur” cos’è successo quel pomeriggio di 13 giorni fa.

“Stavo facendo la legna -spiega l’uomo – e mia moglie ha risposto al telefono per avvisare che non sarebbe andata al lavoro (un fast food di Malaga). Lei era con Julen e mi aveva chiesta di guardarlo mentre lei chiamava”. Il bambino si è allontanato e nessuno se n’è accorto. A circa 10-15 metri di distanza la cugina ha iniziato a urlare: «Il bambino!», temendo che inciampasse. Lei e José sono corsi verso di lui, ma era troppo tardi: il piccolo è inciampato e caduto nel pozzo.

«Io sono arrivato – continua il padre – appena dopo la caduta. Ho tolto come ho potuto le pietre attorno, che prima erano state usate per coprire il buco, e ho infilato il braccio fino alla spalla, appoggiando la testa per terra per raggiungerlo… Pensavo fosse più vicino. Ho sentito il pianto di mio figlio». Il pozzo era stato scavato da poco, a dicembre, per cercare l’acqua nel terreno dei cugini, ma sembra senza le dovute autorizzazioni. Non era stato mai sigillato e l’uomo non sapeva che era profondo 110 metri. Poco dopo sono stati chiamati i soccorsi.

(leggo.it)