Parla Massimo, il fidanzato della 36enne morta trafitta da un pesce: ” Giulia era solare e curiosa di conoscere il mondo”

21 Ottobre 2024 - 15:17

La 36enne Giulia Manfrini sarebbe morta venerdì 18 ottobre dopo essere stata trafitta da un pesce mentre faceva surf. Si trovava in Indonesia assieme al fidanzato Massimo Ferro, il quale, pochi giorni fa, avrebbe tentato di salvarle la vita mentre era lì in mare con lei.

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“Ci siamo conosciuti la prima volta nel 2018, avevamo fatto insieme il corso per diventare istruttori di snowboard, poi però non ci eravamo più rivisti. Ci siamo incontrati di nuovo per caso a gennaio, in Giappone. Da lì avevamo iniziato a vederci e viaggiare insieme”. Avrebbe dichiarato Massimo a poche ore dalla vicenda, per poi aggiungere:
“Giulia viveva ogni giorno come se fosse l’ultimo. Era sempre sorridente, molto solare e curiosa di conoscere il mondo”.
Il fidanzato della 36enne avrebbe specificato che non si sarebbe trattato di un pesce spada, ma che a ferirla sarebbe stato un pesce con la stessa forma, molto piccolo, ma che prenderebbe il nome di “needlefish”, in italiano “pesce ago”.
“Eravamo in mare, assistiti da una barca, e Giulia aveva appena surfato un’onda. Stava risalendo nel canale e chiacchierando con altre due persone accanto a lei”, avrebbe spiegato il surfista.  “Io invece ero poco più lontano, ero appena tornato in barca”.
A quel punto , secondo il racconto del ragazzo, uno di questi pesci sarebbe saltato fuori dall’acqua, trafiggendo il petto della povera vittima.
La giovane surfista avrebbe iniziato a perdere immediatamente molto sangue, chiedendo prontamente l’aiuto delle persone che erano con lei, le quali avrebbero iniziato ad urlare nella speranza di ricevere altri soccorsi.
Dai ricordi del fidanzato sarebbe emerso che, poco dopo, la ragazza ferita sarebbe stata trascinata a riva da delle onde più grandi.
“A quel punto due surfisti molto bravi le hanno prestato soccorso e l’hanno portata a riva tenendole la testa fuori dall’acqua perché aveva perso conoscenza. Io e gli altri siamo arrivati pochi minuti dopo, abbiamo cercato di rianimarla facendole il massaggio cardiaco. Mi sono alternato con un medico americano che, come noi, era lì per surfare”.
Sfortunatamente a causa di una serie di condizioni che avrebbero reso il salvataggio al quanto complicato, Giulia non ce l’avrebbe fatta.
Massimo avrebbe concluso affermando che, anche in condizioni diverse, probabilmente la morte di Giulia sarebbe stata inevitabile: “Giulia aveva perso tantissimo sangue. Sarebbe stato praticamente impossibile salvarla, purtroppo”.

Oggi Massimo vorrebbe semplicemente che tutti ricordassero Giulia con il sorriso: “era sempre sorridente. Aveva un’estrema voglia di vivere che travolgeva chiunque incontrasse”.

Fonte: Fanpage.it

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