Mihajlovic, la lettera: «Il vostro affetto mi ha dato la carica, vincerò questa battaglia»

15 Luglio 2019 - 13:22

Mihajlovic, la lettera: «Il vostro affetto mi ha dato la carica, vincerò questa battaglia»

Mihajlovic, la lettera: «Il vostro affetto mi ha dato la carica, vincerò questa battaglia»

Qualche giorno fa Sinisa Mihajlovic ha annunciato di doversi fermare per qualche settimana per curarsi dalla leucemia: alcuni esami fatti negli ultimi giorni hanno infatti accertato la malattia, in fase aggressiva e da curare il più velocemente possibile, e l’allenatore del Bologna è pronto a combattere questa sua battaglia.

Il mondo del calcio si è stretto attorno a lui, protagonista da giocatore in Serie A con le maglie di Roma, Lazio, Sampdoria e Inter e da allenatore poi, con Fiorentina, Catania, Milan, Torino e adesso in rossoblù.

La lettera

Sinisa ha scritto oggi una lettera aperta, pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, in cui ringrazia chi gli è stato vicino in questi giorni: e lo fa alla sua maniera, non perdendo la voglia di battagliare anche in questo campo.

«Ci sono momenti nella vita in cui ti ritrovi da solo a lottare contro un avversario difficile da superare o ad affrontare un problema che è complicato da risolvere. Io vivo ora un momento così, però mi sento molto fortunato perché so di non essere solo», scrive Mihajlovic. «Accanto a me ho scoperto di avere un sostegno enorme».

I messaggi dei fan

Sono stati tanti infatti i messaggi di affetto arrivati a Mihajlovic e al Bologna in questi giorni: quasi tutte le squadre di Serie A hanno mandato i loro migliori auguri sui social.

«In questi giorni ho ricevuto un mare di affetto, solidarietà ed energia positiva che mi ha dato una incredibile, ulteriore, carica e la certezza che vincerò questa battaglia contro la leucemia – continua la sua lettera – Ho ricevuto migliaia di messaggi. Vi assicuro che li ho letti tutti, uno dopo l’altro: ognuno ha rappresentato per me una carezza, un abbraccio e ha toccato il mio cuore. Sono stati giorni duri e mi scuso se non ho risposto e ringraziato ognuno di voi».

«Grazie per la vicinanza ai presidenti delle squadre in cui ho militato da giocatore o allenatore e a quelli con cui non ho mai lavorato ma mi hanno mostrato stima e affetto» (Leggo)