«Mamma ti prego voglio andare e a scuola». Andrea, 8 anni, sconfigge la Leucemia, ma non può tornare ad una vita normale: in classe ci sono bimbi non vaccinati

11 Settembre 2018 - 12:36

«Mamma ti prego voglio andare e a scuola». Andrea, 8 anni, sconfigge la Leucemia, ma non può tornare ad una vita normale: in classe ci sono bimbi non vaccinati

«Mamma ti prego voglio andare e a scuola». Andrea, 8 anni, sconfigge la Leucemia, ma non può tornare ad una vita normale: in classe ci sono bimbi non vaccinati

Nella sua scuola, a Treviso, le lezioni iniziano domani, ma non per tutti: Andrea – nome di fantasia – ha 8 anni, ma non potrà entrare in classe come tutti i suoi compagni, dovrà restare a casa. Il motivo? Ha avuto la leucemia, e l’ha sconfitta, un piccolo eroe come ce ne sono tanti: ma alcuni dei suoi compagni non sono vaccinati, perciò lui non può rischiare di compromettere la sua salute, dopo la chemio a cui si è sottoposto. Lo racconta oggi il quotidiano Il Gazzettino: la situazione potrebbe andare avanti per settimane, dato che per la scuola dell’obbligo c’è tempo fino al 31 ottobre per presentare la documentazione che certifichi il completamento del percorso vaccinale dei bambini. Chi non la presenta, peraltro, non rischia l’esclusione, ma soltanto una multa: una situazione assurda, venuta fuori grazie ad una dottoressa di Castelfranco che in un post su Facebook ha raccontato (in forma anonima) la storia del bambino.

IL POST SU FACEBOOK DELLA DOTTORESSA

«Sono stordita. Incontro un’amica pediatra. Eravamo assieme in macchina un anno fa quando da Padova arrivò la notizia – ha scritto la dottoressa Oriana Maschio -: il bimbo con la febbre alta da sei giorni aveva un bruttissimo emocromo e si confermava la più terribile delle leucemie, il mostro che a noi medici fa venire i brividi: leucemia mieloide acuta. Lei iniziò a piangere: chissà se ce l’avrebbe fatta». «Oggi ho chiesto alla pediatra come sta Andrea, che ora ha otto anni- racconta la dottoressa Maschio – “Bene”! mi risponde con un sorriso, è stata dura ma ora sta meglio grazie al trapianto di midollo della sorellina di dieci anni». Ma spunta il problema della scuola e dei compagni non vaccinati: «Non possiamo mandarlo a scuola, ci sono cinque bambini non vaccinati nella sua classe e, vivendo in un paese non c’è alternativa, nell’altra classe ce ne sono altri tre». (Leggo)