Le conseguenze del Coronavirus: “Depressione e insonnia”

20 Maggio 2020 - 18:11

Le conseguenze del Coronavirus: “Depressione e insonnia”

La diffusione della pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 sta avendo effetti psicologici drammatici su un grandissimo numero di persone, come certificato da studi e indagini degli esperti.

In base a un sondaggio condotto settimanalmente dall’Istituto Piepoli e commissionato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è emerso che il 63 percento degli italiani risulta abbastanza stressato, mentre il 43 percento dichiara di sperimentare “il livello massimo di stress”.

La separazione dai propri cari, le incertezze per il futuro, i problemi economici, la paura di ammalarsi e le stringenti limitazioni alle libertà personali sono il motore di questo malessere diffuso, che avrà effetti anche in futuro: “Una grande onda di stress post-traumatico, che interesserà molti italiani, e che potrà rappresentare il vero conto salato della crisi in corso”, spiegano gli esperti.

A commentare questa situazione drammatica è la dottoressa Alessandra Lancellotti, nota psicoterapeuta e life coach. La specialista, dopo aver ricordato la grande percentuale di italiani che sta sperimentando “disturbi come l’insonnia, mal di testa, mal di stomaco, ansia, panico e depressione” a causa dell’emergenza, ha sottolineato che tutto questo sta avvenendo perché “manca l’idea del futuro”, “e noi che eravamo abituati a proiettarci nel futuro il cammino della nostra vita, ci vediamo improvvisamente bloccati”.

“La società da liquida è divenuta pietrificata: non si guarda avanti. Le persone non sanno cosa fare di se stesse, sono lontani dai cari, siamo delle isole in mezzo al mare, ma un male gelido, senza il sole dell’avvenire perché siamo orfani di futuro”, spiega con una riflessione dal sapore malinconico la scienziata.

Il malessere crescente fra la popolazione ha spinto il professor David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi, a esortare le istituzioni a reclutare esperti di salute mentale presso gli ospedali, le carceri e sul territorio, perché benché vi sia una mobilitazione senza precedenti degli psicologi nell’affrontare questa crisi, “il volontariato non può sostituirsi al servizio pubblico”.

“I pronto soccorso sono pieni di persone con attacchi di panico e non ci sono psicologi. Il distanziamento sociale, la paura e l’incertezza sul futuro hanno portato lo stress a livelli mai toccati. Gli italiani hanno bisogno di messaggi chiari sia sulla situazione attuale sia sulle prospettive economiche e occupazionali del post emergenza”, ha proseguito lo specialista.

In una situazione di grande sofferenza psicologica, la Lancellotti in un’intervista con AdnKronos sottolinea l’importanza dell’aiuto degli esperti “per trovare altre strade, altri percorsi, altre modalità del fare e compagni di viaggio in questa nuova epoca così oscura”. “In questo momento è importante leggere molti libri per attivare fantasia e creatività – aggiunge la scienziata -, far sgorgare nuove idee, nuovi paradigmi di socialità in modello di filantropia rinnovata”. Fonte: Fanpage.