Lamorgese chiarisce: “Ristoratori devono controllare green pass, ma non possono chiedere documenti”

11 Agosto 2021 - 8:44

Lamorgese chiarisce: “Ristoratori devono controllare green pass, ma non possono chiedere documenti”

Dopo molte polemiche , a far chiarezza sul pass obbligatorio per l’ingresso in bar e ristoranti al chiuso, è la circolare del Viminale. Ai gestori dei locali al chiuso spetta il compito di controllare il Green pass, ma non gli è dovuto

l’accertamento della corrispondenza con l’identità del cliente, che spetterà alle forze dell’ordine, tranne in caso di “palese difformità o incongruenza” tra la persona e i dati riportati sul certificato verde. Si specifica così, facendo chiarezza,

la norma contenuta nell’articolo 13 del Dpcm del 17 giugno 2021 che affidava la verifica dei documenti di identità “a soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi” e al “proprietario o il legittimo detentore di luoghi o

locali presso i quali si svolgono eventi e attività”. Sì al controllo dell’identità da parte dei ristoratori che li a richiedere il documento di identità, ma nello stesso tempo non obbliga il cliente a mostrarlo. Norma che, conferma lo

stesso Garante sulla privacy. Lo stesso varrà per concerti, partite di calcio o eventi strutturati, che prevedono la presenza di uno steward. Multa fino a mille euro in caso di falso Green pass. Il controllo dei documenti spetterà alla polizia,

che agirà a campione – come anticipato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – con la specifica che in caso di Green pass falsi, il gestore del locale non avrà alcuna responsabilità o ammenda, mentre a farne le spese sarà il cliente con

una multa che va dai 400 ai mille euro. Se invece dopo l’accertamento delle forze dell’ordine si riscontreranno clienti, seduti al tavolo e al chiuso, sprovvisti di certificato che attesti l’avvenuta

vaccinazione (prima o seconda dose), o l’essere guariti dal Covid entro i sei mesi o l’esito negativo di un tampone entro le 48 ore, scatterà la sanzione per entrambi.Sarà infatti compito dei prefetti e degli enti locali organizzare i servizi delle

forze dell’ordine sul territorio ponendo l’attenzione su località come Rimini e Ostia, per fare qualche esempio. Più controlli per questo finale di stagione estiva. Controlli sul Green pass saranno mirati nelle zone più affollate dai turisti e quindi più a rischio movida.