La disperazione di un papà. “Per curare mia figlia disabile ho fatto troppi debiti, voglio farla finita…”

15 Maggio 2019 - 19:56

La disperazione di un papà. “Per curare mia figlia disabile ho fatto troppi debiti, voglio farla finita…”

«Sto per buttarmi sotto la metropolitana, per curare mia figlia disabile al cento per cento mi sono dovuto indebitare. Non ci sono più i fondi pubblici per curarla. Preferisco morire». Agli speaker del “Moornig show” di Radio Globo, che ieri mattina hanno preso la telefonata, gli era sembrato a tutta prima di avere all’ altro capo del telefono il solito burlone o mitomane che chiamano durante le dirette radiofoniche.

La voce calma e suadente dell’ anonimo telefonista aveva però, secondo i conduttori abili ed esperti dello spazio mattutino un chè di reale. Quell’ uomo stava davvero per suidarsi, genttandosi sui binari della stazione metropolitana di Battistini. Federico De La Vallèe uno degli storici intrattenitori del Mornig Show si precipita in via Mattia Battistini dove l’ aspirante suicida diceva di trovarsi. I due si incontrano, l’ uomo scoppia in lacrime. Si confida con De La Vallèe.

«Sono disperato le dirà con la voce rotta da pianto. Mia figlia è nata con una grave menomazione celebrale e i soldi per le cure non bastano più». Le istituzioni, il comune di Aprilia dove l’ uomo è domiciliato con la ragazza ancora minorenne sembrano fare orecchie da mercante ai continui appelli del padre quarant’ ottenne che si è anche indebitato per 2.500 euro chiesti in prestito ad amici e parenti. Lavora come operatore socio sanitario precario guadagnando settecento euro al mese. Una vita dedicata ad accudire la figlia e abbandonato da tutte le strutture assistenziali. Nel frattempo in via Mattia Battistini arrivano anche le autoradio del commissariato Primavalle e gli agenti in borghese della polizia giudiziara. Gli uomini di Tiziana Lorenzo, dirigente del commissariato riescono a convincere il quarantott’ enne a desistere dal suicidio e si mettono in contatto con i servizi sociali del comune di Aprilia.

fonte: Leggo