Un blitz dei Carabinieri ha scosso l’Ospedale di Lavagna, quando la scorsa notte i Nas, insieme a due medici legali incaricati dalla Procura, hanno fatto irruzione nell’ospedale per indagare su due infermiere accusate di somministrare sedativi ai pazienti durante il turno di notte. Le due professioniste, secondo le accuse, avrebbero somministrato tranquillanti senza prescrizione medica, al fine di evitare di essere disturbate dai pazienti durante la notte.
Le indagini, partite da alcune segnalazioni anonime, hanno portato i carabinieri a effettuare perquisizioni domiciliari, scoprendo farmaci ospedalieri sequestrati nelle abitazioni delle due infermiere. Questi elementi hanno dato origine anche all’accusa di peculato, oltre ai reati di sequestro di persona e abbandono di persona incapace. Durante il blitz, i pazienti presenti nel reparto sono stati sottoposti a prelievi di sangue per verificare la presenza di farmaci non autorizzati, come le Benzodiazepine, che potrebbero confermare le accuse.
La Procura sta ora valutando la gravità delle accuse e ha messo sotto osservazione anche i farmaci sequestrati. Al momento, non risultano coinvolti medici del reparto o la direzione sanitaria dell’ospedale. Questo caso solleva importanti interrogativi sulla gestione dei turni notturni in ospedale e sulle condizioni di lavoro del personale sanitario.
Le indagini sono in fase preliminare e i carabinieri continuano a raccogliere prove per chiarire la vicenda. L’ospedale di Lavagna, intanto, è sotto stretta osservazione da parte della magistratura, che esaminerà ogni dettaglio per determinare le eventuali responsabilità e le cause di un comportamento tanto grave e inaccettabile.
Fonte: Fanpage.it
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